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Gautier, Théophile.

Poeta e scrittore francese. Dal 1814 visse quasi sempre a Parigi, ove compì gli studi liceali. Attratto prima dalle arti figurative, si volse poi alla letteratura, divenendo in breve tempo uno dei principali esponenti della battaglia romantica con Hugo e Baudelaire, che conobbe e a cui si legò di fraterna amicizia. Per oltre 35 anni fu uno dei personaggi più ammirati negli ambienti artistici e presso il grande pubblico, che lo conobbe come attento critico letterario sulle colonne dei periodici "Presse", "Moniteur" e "Journal officiel", come storico della letteratura e della cultura francese negli importanti saggi Storia del Romanticismo e I grotteschi, come poeta nelle raccolte Alberto o L'anima e il peccato e Poesie, come scrittore vivace e originale nei romanzi La signorina di Maupin e Il capitan Fracassa e soprattutto come massimo teorico del Parnassianesimo, l'importante corrente letteraria che svolse un ruolo determinante nella cultura francese. G. formulò infatti la famosa teoria dell'arte per l'arte, del bello poetico fine a se stesso, e affermò come necessario per l'artista il distacco dalle ideologie utilitarie e dalle volgari passioni. Alla luce di tale teoria riuscì per primo a sottrarsi alla tendenza declamatoria romantica ed alla faciloneria stilistica e formale che aveva contraddistinto la prima fase del Romanticismo, tutto teso ad esprimere concetti e contenuti. Rinnovò quel profondo sentimento del bello che i romantici avevano in qualche modo enucleato, affermando però che la compiutezza artistica poteva essere raggiunta solo attraverso una lunga disciplina e un severo studio della forma e dello stile, come risulta evidente nei suoi versi e nei suoi racconti, che rimangono fra ciò che di più formalmente perfetto la letteratura francese abbia mai espresso: la sua produzione lirica più matura (España, Smalti e cammei,) possiede una limpidezza formale tale che G. fu considerato un caposcuola da un punto di vista poetico, oltre che teorico. Fra le sue molte opere ricordiamo, oltre a quelle già citate, i racconti pubblicati con il titolo Romanzo di una mummia e Il re Candaule, le fresche impressioni di viaggio di Viaggio in Italia e Viaggio in Russia, la raccolta di versi La commedia della morta, il saggio critico Storia dell'arte drammatica in Francia negli ultimi venticinque anni. L'influenza di G. sulla letteratura francese fu grandissima, probabilmente superiore ai suoi stessi meriti: la prefazione a La signorina di Maupin, in cui lo scrittore esprimeva le sue concezioni artistiche e la sua teoria dell'arte per l'arte, fu considerata per anni una sorta di indiscutibile manifesto da poeti e scrittori di grande prestigio (Tarbes, Alti Pirenei 1811 - Neuilly-sur-Seine, Parigi 1872).