Poetessa, scrittrice e giornalista francese. Figlia di Théophile Gautier
e della cantante italiana Ernesta Grisi. Ebbe modo di conoscere sin da
giovanissima gli artisti e gli intellettuali che frequentavano giornalmente la
casa dei genitori, da Flaubert a Baudelaire, ai Dumas, a Goncourt. Si
formò quindi una vasta e approfondita cultura e sviluppò un
notevole spirito critico. La conoscenza di un mandarino cinese che il padre
aveva accolto in casa, impietosito dalla sua miseria, si rivelò
fondamentale: attraverso questo strano personaggio capitato a Parigi, ella
conobbe la cultura e la letteratura orientale, pubblicando a soli 17 anni il suo
primo volume di liriche, ispirate appunto da quella lontana civiltà. A
questo primo volume,
Il libro di giada, di singolare raffinatezza, fece
seguito un romanzo ambientato in Cina, dal titolo
Il dragone imperiale
che, se pur bizzarro nel contenuto, dimostra però la sua indubbia
capacità interpretativa di una realtà così lontana.
Così la
G. diventò la rivelatrice dell'Oriente presso il
grande pubblico e una delle iniziatrici dell'esotismo attraverso una serie di
romanzi, di traduzioni, di descrizioni più o meno fantastiche della Cina,
del Giappone, dell'India, della Persia: la sua influenza sulla letteratura e sul
costume di Parigi e della Francia fu notevole: per un certo periodo, verso la
fine dell'800, l'Oriente divenne l'argomento preferito di conversazione nei
salotti mondani e un'intera generazione di poeti e scrittori "minori", venne
attratta dal mistero di quelle lontane regioni. Di questa letteratura la
G. fu una delle esponenti più preparate e documentate: le sue
opere nascono da una sincera passione per quelle terre e dalla volontà di
scoprire nuove realtà, come ben si comprende dalla raccolta di saggi e
articoli pubblicati con il titolo
I profumi della pagoda. Scrisse
inoltre, oltre alle opere citate, drammi vigorosi e interessanti memorie. Donna
bellissima, ispirò a Wagner una delle sue accese passioni (Parigi 1850 -
Dinard, Saint-Malo 1917).