Scrittore francese. Ordinato sacerdote nel 1825, trascorse vent'anni a Nevers
insegnando teologia dogmatica ai seminaristi e divenendo poi vicario generale
della diocesi. Ritiratosi successivamente a Parigi, nel 1854 venne nominato da
Pio IX protonotario apostolico. I suoi scritti trattano in prevalenza questioni
attinenti alla formazione religiosa e all'apologetica tradizionale. Di
fondamentale importanza sono i tre libri riguardanti lo studio dei classici
pagani; nel primo di essi,
Du catholicisme dans l'éducation,
G. propose di abolirne la lettura nelle scuole cristiane. La stessa tesi
venne ripresa nel 1851 in
Le ver rongeur des sociétés modernes
ou le paganism dans l'éducation, opera che, insieme alle successive
Lettres à Mgr. Dupan évêque d'Orléans sur le
paganisme dans l'éducation diedero origine a forti polemiche, cui
pose fine Pio IX con l'enciclica
Inter multiplices. In quest'opera il
pontefice stabilì la legittimità dello studio dei classici pagani,
eliminandone però le parti che potevano danneggiare la morale educativa
(Fuans, Doubs, 1802 - Parigi 1879).