Poeta provenzale. Originario del Limosino, viaggiò a lungo e visse a
Nantes, a Parigi, in Lombardia, in Piemonte, in Ungheria e in Spagna. Prese
parte alla terza crociata e partecipò ai preparativi della quarta. Fu
autore del
planh per la morte di Riccardo Cuor di Leone, uno dei
più importanti esempi di poesia lirica occitanica giunti fino a noi.
Della sua vasta produzione poetica ci sono rimaste 65 poesie, di cui 54 canzoni
cortesi, otto
jeux-partis, una tenzone con Elias d'Ussel e due canti di
crociata.
G. fu un maestro nel cantare l'amore cortese e seppe descrivere
nelle sue poesie tutta la gamma dei sentimenti di cui cade preda un cuore
colpito dalle frecce dell'amore, sia esso infelice e tormentato a causa del
rifiuto della donna amata, sia esso felice perché ricambiato.
G.
fu il primo autore occitanico a comporre una poesia in lingua francese,
Quan
vei reverdir les jardis (Quando vedo rinverdire i giardini) (Uzerche,
Corrèze 1150 circa - ? 1202 circa).