Cartografo italiano. Per la precisione della sua tecnica e per la qualità
dei suoi disegni è considerato il maggior cartografo italiano del '500. A
partire dal 1539 lavorò per la Repubblica di Venezia. Nel 1548 il
Consiglio dei Dieci gli affidò l'incarico di decorare la Sala dello Scudo
del Palazzo Ducale con cartografie dei vari continenti. Affiancò i
più famosi idraulici dell'epoca, per i quali realizzò rilievi e
ricognizioni. Alcune delle sue migliori tavole furono inserite nel volume
Geografia (1548) di Tolomeo. Tra le sue realizzazioni più celebri
vi è un planisfero ovale (1546), una cartografia dei Paesi danubiani
(1546), una dell'Italia (1561), una dell'Asia in tre fogli (1557-61), una
dell'Africa (1564), una della Spagna, una della Polonia e numerose altre
relative a diverse regioni italiane. Fu in contatto con G.B. Ramusio per il
quale realizzò alcune carte che vennero inserite nella raccolta
Navigationi et viaggi. La sua fama si diffuse anche fuori dall'Italia e i
suo lavori furono utilizzati e riprodotti in molti atlanti e opere cartografiche
(Villafranca Piemonte, Torino 1500 circa - Venezia 1566).