Cardinale e canonista italiano. Ordinato sacerdote nel 1875, fu segretario del
cardinale Mertel, insegnante di Diritto canonico a Roma (nel collegio di
Propaganda Fide) e a Parigi (nell'Institut Catholique). Nel 1898 fu eletto
arcivescovo di Cesarea di Palestina. Fu l'artefice del
Codex Juris
Canonici e relatore della commissione per la sua codificazione. Fatto
cardinale nel 1907, fu segretario di Stato di Benedetto XV, e poi di Pio XI. Con
il Governo italiano disposto ad accettare le tesi vaticane, portò a
termine le trattative dei Patti Lateranensi, risolvendo così la
"questione romana" ed eliminando ufficialmente ogni ragione di dissidio tra la
Santa Sede e l'Italia, rappresentata nella persona e nel Governo di Mussolini
(1929). Tra le opere:
Tractatus juris canonici (1892),
De sacra
ordinatione (1894),
De matrimonio (1898),
De S.S. Eucharistia
(1901),
Catechismus catholicus (1930) (Capo Vallazza di Ussita, Macerata
1852 - Roma 1934).