Pseudonimo di
Elizabeth Cleghorn Stevenson. Scrittrice inglese. Nel 1848
pubblicò, anonima,
Mary Barton, ispirato dallo stesso clima di
sfiducia sociale che informa la
Sibilla del Disraeli. Nel 1850, Charles
Dickens la chiamò a collaborare al suo "Household Words", sul quale la
G. pubblicò numerosi racconti e, poi, il suo capolavoro,
Cranford. Nei momenti migliori, la
G. si avvicina allo stile della
Austen; la sua opera influirà profondamente sulla narrativa di George
Eliot (Chelsea 1810 - Holyburn 1865).