Grande romanzo fantastico e satirico di F. Rabelais, pubblicato in varie riprese
fra il 1532 e il 1564. Narra del gigante Gargantua nato da altri due giganti
(Grangola e Gargamella), che il Mago Merlino aveva generato per portare aiuto al
re Artù. L'autore gioca notevolmente di fantasia sull'enorme grandezza
del gigante Gargantua: basti pensare che in una certa occasione gli fa mettere
ben cinquanta prigionieri dentro un dente cariato. Gargantua si unisce poi in
matrimonio con Badebec e ne nasce Pantagruel, un altro gigante al quale il padre
darà un'educazione alla moderna (è famosa la lunghissima
Lettera sull'Educazione che il padre gli invia e della quale il Rabelais
approfitta per satireggiare con vivezza i costumi della propria epoca). Molto
ben caratterizzato è anche l'amico più grande di Pantagruel:
Panurgo.