Uomo politico peruviano. Esponente socialista per molti anni costretto
all'esilio, nel 1985 si è presentato candidato dell'APRA (Alleanza
Popolare Repubblicana Americana), per le elezioni presidenziali. Eletto con
ampia maggioranza, si è subito impegnato a guidare il Paese con metodi
non repressivi, destituendo il capo delle forze armate e alcuni generali
implicati nell'eccidio di Accomarca, dove nell'agosto dello stesso anno sessanta
persone sono state massacrate da reparti governativi. Impegnato principalmente
sul fronte della lotta al gruppo terrorista Sendero Luminoso e su quello ancor
più pressante del risanamento economico, le sue proposte di
nazionalizzazione di banche, società finanziarie e assicurazioni private
suscitavano apprensioni nella destra del Paese, che nel 1987 ha organizzato
diverse manifestazioni "per la libertà". Stretto nella morsa
terrorismo-economia, nell'88
G.P. cede, riaffidandosi all'esercito per la
lotta a Sendero, e designando al ministero dell'Economia il moderato Salinas,
che nello stesso giorno restituisce le banche nazionalizzate ai vecchi
proprietari e vara una drastica riduzione delle spese pubbliche. Scaduto il suo
mandato alla presidenza della Repubblica, non si ricandida alle elezioni del
1990 (n. Lima 1951).