Poeta e scrittore spagnolo. Attratto fin da fanciullo dalle tradizioni
folcloristiche del popolo andaluso, assai vive nella provincia di Granata, ove
trascorse la prima infanzia nelle terre di proprietà del padre,
compì gli studi inferiori ad Almeria e si iscrisse in seguito alla
facoltà di Lettere e Legge di Granata. Nel frattempo si dedicò,
con ottimi risultati, allo studio della musica. Nel 1917 pubblicò un
articolo in occasione del centenario della nascita di Zorrilla. L'anno
successivo andò alle stampe il suo primo lavoro letterario,
Impressioni e paesaggi, raccolta di prose scritte dopo un viaggio di
studio in Castiglia. Nel 1919 si stabilì a Madrid, legandosi agli
ambienti letterari e artistici d'avanguardia della capitale: strinse amicizia
con José Moreno Villa, Salvador Dalí, Luis Buñel e
lavorò prevalentemente per il teatro, con grande impegno ma scarso
successo. Nel 1921 uscì il
Libro di poemi, nel 1927
Canzoni, con cui ottenne la celebrità. Nel giugno dello stesso
anno Dalí ed altri amici pittori allestirono una mostra di suoi disegni.
Nel 1928 ottenne un'altra notevole affermazione con la pubblicazione del
Romancero gitano e, sempre impegnato sul fronte dell'arte figurativa,
organizzò una proiezione di diapositive di opere di Mirò e
Dalí all'università di Granata, suscitando feroci reazioni da
parte della critica ufficiale. Nel 1930 fu a New York e a Cuba. A questo periodo
risalgono
Il poeta a New York e scene di lavori teatrali ispirate alle
tradizioni ed al folclore cubani, che lo avevano profondamente colpito. Dal 1933
diresse il teatro universitario La Baracca col quale compì numerose
tournée nelle campagne, rappresentando prevalentemente opere classiche.
Nel 1933-1934 viaggiò nuovamente in America, ove
Nozze di sangue,
dramma ambientato negli ambienti rurali della Spagna meridionale, venne
rappresentato trionfalmente. Nel 1936 lo scoppio della guerra civile lo colse a
Granata. Qui, ingiustamente accusato di aver svolto attività politica,
venne arrestato e poi fucilato dai falangisti. Oltre alle opere sopra citate la
produzione di
G.L. comprende tra l'altro, in campo teatrale,
Mariana
Pineda (1927), dramma storico ottocentesco;
La calzolaia ammirevole
(1930), farsa violenta;
Aspettiamo cinque anni (1931), dramma
simbolico-surrealista;
L'amore di don Perlimplino (1931);
Teatrino di
don Cristòbal (1931), farsa per burattini e altri pregevoli drammi
quali
Yerma (1934);
Donna Rosita nubile o il linguaggio dei fiori
(1935) e
La casa di Bernarda Alba (1936), dominati da figure femminili di
straordinaria efficacia. Malgrado la sua parabola artistica sia stata
prematuramente e tragicamente interrotta,
G.L. occupa un ruolo di primo
piano nella storia della poesia contemporanea. Commosso interprete dei
sentimenti popolari, attratto in gioventù dal folclore della sua terra,
seppe conquistare nella maturità una padronanza tecnico-formale che gli
consentì di trasfigurare liricamente l'anima del popolo andaluso e di
affrontare i grandi temi del mondo contemporaneo: l'angoscia esistenziale, il
contrasto tra l'individuo e società, la paura della morte, fulcro della
sua tarda produzione (Fuentevaqueros, Granata 1898 - Granata 1936).
Lo scrittore Federico García Lorca