Teologo e canonista medioevale. Professore a Bologna, viene compreso in quel
gruppo di teologi speculativi del XII sec. autori di
Sentenze, nelle
quali vengono esaminati i testi teologici di epoca precedente. La speculazione
di
G., come quella di vari altri teologi suoi contemporanei, pur non
essendo direttamente filosofica, contiene elementi che presentano
caratteristiche più filosofiche che teologiche. Egli si riallaccia a
Pietro Lombardo, il più celebre tra gli autori di
Sentenze, e come
il suo ispiratore, anch'egli afferma che la filosofia va utilizzata come uno
strumento al servizio della fede. La sua opera più nota s'intitola
Quattuor libri Sententiarum (m. 1185).