Generale italiano. Prese parte alla guerra di Libia e alla "grande guerra", nel
corso della quale compì imprese che gli valsero una medaglia d'argento.
Fu quindi insegnante alla scuola di guerra. Nominato comandante della divisione
Aquileia a Cefalonia nel 1943, dopo l'armistizio dell'8 settembre, fallite le
trattative intraprese con i Tedeschi, rifiutò di cedere alle imposizioni
degli avversari e di consegnare le armi e affrontò il nemico in una serie
di sanguinose battaglie, fino a quando fu costretto alla resa e fucilato. Gli fu
quindi conferita la medaglia d'oro alla memoria (Avezzano, L'Aquila 1891 -
Cefalonia, Grecia 1943).