Città (230.230 ab.) del Belgio, capoluogo della Fiandra orientale,
situata alla confluenza del Lys con la Schelda. Il nucleo centrale e più
antico dell'abitato sorge sulle isole fluviali, determinate dai vari bracci del
Lys e da numerosi canali artificiali, che a quello si collegano. I quartieri
industriali si estendono prevalentemente a Sud-Est, lungo le rive della Schelda,
dove sorge un attivo porto commerciale.
G. è sede d'industrie
meccaniche, chimiche, alimentari e della gomma. Tradizionale l'industria tessile
(cotone). ● St. - Fondata in epoca romana, divenne importante nel X sec.
per l'industria del panno. Dominata da un'oligarchia filo-francese, si
alleò poi, sotto la guida di Giacomo van Artevelde (1337-1345),
all'Inghilterra. Con il passaggio della Fiandra ai duchi di Borgogna, la
città difese la sua autonomia, lottando per tutto il XV sec. Dopo la sua
adesione alla Riforma (1577), partecipò alla rivolta antispagnola, ma fu
vinta da Alessandro Farnese, condividendo la sorte dei Paesi Bassi spagnoli.
Conquistata più volte dai Francesi e dagli Inglesi, dovette la sua
rinascita al dominio napoleonico, che v'introdusse la filatura meccanica del
cotone. Fu occupata dai Tedeschi nelle due guerre mondiali. ║
Pacificazione di G.: firmata nel 1576; unì Protestanti e Cattolici
dei Paesi Bassi contro gli Spagnoli. ║
Trattato di G.: stipulato
tra Gran Bretagna e Stati Uniti d'America nel 1814; pose fine alla guerra sorta
nel 1812 tra i due paesi, per la definizione della frontiera canadese. ●
Arte - Tra gli edifici monumentali più importanti: il castello dei Conti
(XII sec.), la Cattedrale (XIII-XVI sec.), la chiesa di San Bavone ed il
Municipio (XV-XVI sec.). Nel XV-XVI sec. fiorirono, a
G., la pittura e la
manifattura arazziera.