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Gambia.

Stato (11.295 kmq; 1.268.000 ab.) dell'Africa occidentale. Eccetto il breve tratto costiero, è interamente circondato dal Senegal; Situato tra il Tropico del Cancro e l'Equatore, si affaccia a ovest sull'Oceano Atlantico. Capitale: Banjul. Città principali: Serekunda, Brikama. Ordinamento: dal 1970 il G. è una Repubblica, divenuta presidenziale nel 1982. Secondo la Costituzione del 1997, il Presidente della Repubblica, eletto a suffragio universale per 5 anni, detiene il potere esecutivo. Egli nomina i membri del Governo, che sono responsabili di fronte a lui e all'Assemblea Nazionale (45 membri eletti, più 4 nominati dal Presidente). Amministrativamente è costituito da 7 divisioni territoriali: Banjul; Kombo St. Mary; Lower River; Mac Carthy Island; North Bank; Upper River; Western. Moneta: dalasi. Lingua ufficiale: inglese, ma sono diffusi i dialetti Wolof, Mandinka e Fula. Religione: musulmana, con esigue minoranze di cattolici e di protestanti. La popolazione è prevalentemente costituita da tribù Mandigo; seguono i gruppi dei Wollof, Fula, Jola e Serahuli.

GEOGRAFIA

Il G. è costituito da una striscia di territorio, per lo più pianeggiante, lungo il fiume omonimo ed è il più piccolo Stato continentale dell'Africa. La parte centrale è soggetta ad alluvioni periodiche, perciò la maggior parte della popolazione rurale vive nella parte orientale, collinosa. Il clima è tropicale con una stagione secca e calda (da novembre a maggio) e una piovosa con temperature meno elevate (da giugno a ottobre).
Cartina del Gambia


ECONOMIA

Il G. è un Paese arretrato economicamente. Il 77% della popolazione si dedica all'agricoltura, coltivando prevalentemente arachidi, che costituiscono i 9/10 delle esportazioni. A partire dagli anni Ottanta è stato avviato un piano di diversificazione dei prodotti agricoli: sono così coltivati anche miglio, sorgo, manioca, mais, riso. Tra gli altri prodotti si segnalano le noci e l'olio di palma. Dalle foreste si ricava legname pregiato, essenzialmente mogano e bambù. Le industrie sono limitate a qualche stabilimento alimentare. L'allevamento non è molto sviluppato; la pesca è abbondante.

STORIA

Scoperto ed esplorato da navigatori italiani per conto del Portogallo nel XV sec., nel 1660 l'attuale territorio del G. fu dato in concessione a una compagnia inglese che vi stabilì stazioni commerciali per gli scambi con l'interno. Oggetto di una serie di controversie con la Francia, nel 1815 il G. fu concesso definitivamente all'Inghilterra che, nel corso dei decenni successivi, assunse di volta in volta status differenti e fu governato come colonia della Corona, come parte integrante dei West African Settlements, come colonia autonoma. Infine, a partire dal 1935, fu trasformato in protettorato, avente confini propri e autonomia rispetto al territorio del Senegal di cui è geograficamente un'enclave, una striscia di terra che penetra al suo interno per circa cinquecento chilometri. Nel dopoguerra, come in tutta l'Africa Occidentale, si costituirono partiti di ispirazione nazionalista e autonomista che innescarono il processo di decolonizzazione. Nel 1963 si istituì un Governo autonomo di transizione, mentre il 18 febbraio 1965 il G. fu proclamato Stato autonomo e indipendente all'interno del Commonwealth britannico. Fu eletto come primo ministro David Kwesi Jawara, leader del PPP (People's Progressive Party), partito fondato nel 1959 ed egemone nel Paese grazie al suo radicamento nelle campagne. La nuova Costituzione, adottata nell'aprile 1970, costituì il G. come Repubblica presidenziale membro del Commonwealth. Jawara fu riconfermato alla guida dello Stato sia nel 1972 sia nel 1977, anni in cui la vita politica si arricchiva di nuove formazioni politiche quali l'NCP (National Convention Party), maggiore forza di rappresentanza dei ceti medi, e il MOJA (Movement for Justice in Africa), forza di opposizione radicale. Mentre il presidente Jawara inaugurava un corso politico di apertura e decentramento amministrativo, il Paese visse un momento di grave crisi che lo portò nel 1981 sull'orlo del colpo di Stato, represso grazie all'intervento delle forze senegalesi in appoggio al Governo. Le elezioni dell'anno seguente diedero la vittoria al PPP e riconfermarono (per la prima volta con il suffragio universale) Jawara come presidente. Nel medesimo anno fu varata la confederazione con il Senegal, detta "Senegambia", dotata di organi congiunti formati dai rappresentanti dei due Stati, reparti militari comuni, elementi di unione economica e avente come prospettiva finale una fusione completa dei due Paesi. Negli anni seguenti, tuttavia, tale progetto perse progressivamente di credito e la confederazione fu sciolta nel 1989 e sostituita da un più limitato accordo di cooperazione. Il presidente Jawara fu riconfermato sia nel 1987 sia nel 1992; dopo le elezioni del 1992 si fecero però insistenti le voci di brogli e si verificarono numerose manifestazioni di protesta contro episodi di corruzione. Nel 1994 un colpo di Stato incruento destituì Jawara e portò al potere una giunta militare guidata da Yayah Jammeh, poi eletto Presidente alle elezioni del 1996. Le successive elezioni legislative (1997) sancirono il ritorno a un Governo civile.