Poetessa italiana. A ventitré anni andò sposa a Giberto X di
Correggio, morto giovanissimo respingendo con successo l'esercito di Galeotto
Pico. Ai suoi due figli Geronimo e Ippolito ottenne da Carlo V cospicui
privilegi. Ebbe l'amicizia di V. Colonna, P. Bembo, I. Sannazzaro, P. Aretino.
Compose
Rime di carattere petrarchesco, tra le quali hanno un qualche
rilievo quelle di carattere religioso. Di notevole significato le
Lettere
dove la sua intelligenza vi si rivela capace dell'arte di governo,
sensibilissima agli affetti familiari e al gusto, tutto letterario, della poesia
(Pralboino 1485 - Correggio 1550).