Diplomatico italiano. Dapprima fu ministro di Ferdinando IV di Napoli; nel 1797
stipulò per il Governo austriaco il Trattato di Campoformio con Napoleone
Bonaparte. In seguito si adoperò inutilmente per evitare il riaprirsi
delle ostilità con la Francia. Nel 1806 divenne ministro degli Esteri di
Giuseppe Bonaparte e, due anni dopo, di Gioacchino Murat, che lo fece duca.
Caduto quest'ultimo,
G. tornò per breve tempo al servizio della
Casa borbonica, e quindi fu lasciato in disparte fino alla rivoluzione del 1820,
allorché fu nominato membro della Giunta governativa e poi nuovamente
ministro degli Esteri (Castello di Ponticchio, Nola 1735 - Napoli 1833).