Imperatore romano. Apparteneva al Senato e nel 250 era governatore della Mesia,
comandante delle legioni durante la guerra contro i Goti. Alla morte di Decio fu
acclamato imperatore (251); si affrettò a firmare la pace lasciando ai
Goti il bottino già preso ed i prigionieri e venne a Roma per ottenere
dal Senato l'approvazione della sua nomina. Per far tacere i sospetti del suo
tradimento adottò il secondo figlio di Decio, Ostiliano. Nel 253 i Goti
invasero la Pannonia; il legato della provincia, Emiliano, li sconfisse e fu
acclamato imperatore.
G. gli marciò contro, ma a Terni fu ucciso
dagli stessi suoi soldati insieme con il figlio Volusiano (Perugia 207 circa -
Terni 259).