Mus. - L'espressione si può estendere a tutte le forme di musica
liturgica monodica della Chiesa occidentale che non sono della Chiesa romana, e
cioè il canto in uso nella Gallia, in Spagna, in Irlanda, a Milano, in
contrapposizione specialmente al canto gregoriano. Più particolarmente,
con la voce
c.g. s'intende il canto delle Chiese al di là delle
Alpi e specialmente tra il Reno e i Pirenei.
C.g. viene definito inoltre
quello instaurato nei XVII e XVIII sec. nella Francia in seguito al
Gallicanesimo politico e religioso che portò con sé innovazioni
liturgiche.