Giovanni Galli.

Cartina dell'Italia

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Galli, Giovanni.

Calciatore italiano. Cresciuto nelle giovanili della Fiorentina nel ruolo di portiere, esordì in serie A nel 1977. Dopo aver giocato nove stagioni con la maglia viola, nel 1986 fu acquistato dal Milan, con cui vinse un titolo italiano (1988), una Supercoppa italiana (1988), due Coppe dei Campioni (1989, 1990), una Supercoppa europea (1989) e una Coppa intercontinentale (1989). Nella stagione 1990-91 passò nelle file del Napoli, nel 1993-94 militò nel Torino e nel 1994-95 giocò nel Parma. Conclusa la carriera agonistica, dal 2001 fece parte dello staff dirigenziale della Fiorentina (n. Pisa 1958).

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Calciatore.

Atleta che pratica il gioco del calcio all'interno di una squadra. A seconda del suo ruolo, si distingue in portiere, difensore, attaccante, libero, ecc.

Portiere.

Persona cui è affidata la custodia della porta, cioè dell'accesso, a un edificio. In particolare, chi svolge le mansioni di custodia, vigilanza, pulizia e altri servizi accessori all'interno di un edificio. ║ In senso generico, prestatore d'opera con mansioni di custodia. ║ Ant. - Gabelliere preposto alla riscossione dei dazi alle porte della città. ║ P. d'albergo: dipendente che assolve al compito della registrazione e dell'assistenza dei clienti al loro arrivo, durante la permanenza in albergo e al momento della partenza. È detto p. di notte l'addetto a tali mansioni durante l'orario notturno. ║ P. elettrico: complesso degli impianti elettromeccanici che regolano il dispositivo per l'apertura automatica del portone d'ingresso azionata dai singoli interni dell'edificio e i citofoni (con o senza impianto video) per la chiamata degli inquilini e la comunicazione dall'interno all'esterno. - Sport - In alcuni sport di squadra, l'atleta che sta a difesa della porta, con compiti variabili in relazione al gioco specifico. Nel calcio, il p., detto anche estremo difensore, ha il compito di impedire che il pallone varchi la linea della propria porta; è l'unico membro della squadra cui sia lecito toccare la palla con le mani, purché essa sia stata indirizzata in porta da un avversario o, non intenzionalmente, da un compagno. Il p. non può fare più di due passi senza far rimbalzare la palla a terra, né trattenerla in mano per più di tre secondi. La maglia, di colore diverso da quella dei compagni, è contrassegnata dal numero 1. ║ Nella pallanuoto, il difensore della porta, l'unico giocatore a cui è concesso appoggiarsi al fondo della piscina e toccare la palla con entrambe le mani simultaneamente, purché sia all'interno della zona compresa tra la porta stessa e la linea dei quattro metri. Al contrario, il p. commette fallo, e dunque provoca un tiro di punizione a proprio svantaggio, se supera la linea di metà campo o se si appoggia alla traversa della rete di porta. Quando il p. viene sostituito dalla riserva, non può più rientrare in partita. È contrassegnato dalla calotta rossa recante il numero 1. ║ Nell'hockey, giocatore a difesa della porta. Può fermare e respingere, ma non trattenere, il disco oltre che con il bastone regolamentare con qualsiasi parte del suo corpo purché si trovi nell'area di rigore. Le condizioni di gioco che si creano sotto la porta impongono che la divisa di questo giocatore sia particolarmente protettiva e preveda indumenti imbottiti, guantoni rinforzati, casco con maschera paravolto, parastinchi, stecche salvacoste e altri elementi di protezione sulla parte anteriore del corpo.

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Maglia.

Intreccio particolare del filo in lavori a rete, o eseguiti con ferri da calza o all'uncinetto; piccolo spazio vuoto continuo e uniforme, che rimane tra filo e filo nei lavori d'intreccio. ║ Lavoro a m.: fra tutti i lavori femminili è uno dei più antichi e dei più perfezionati. Il lavoro si compone di m. formate per mezzo di un filo (di lana, seta, cotone, ecc.) e di due ferri (d'acciaio, legno, osso o leghe leggere); per lavori circolari (guanti e calze) si adoperano generalmente quattro o cinque ferri, per potere più agevolmente rigirare il lavoro. Coi differenti modi di allacciare i fili si producono i vari generi di punti o m.; i più comuni sono: la m. diritta o m. liscia: è la più facile e serve per confezioni che devono presentare una superficie molto unita; la m. rovescia: è rappresentata dal rovescio della m. diritta, ma si può eseguire appositamente; la m. gettata: non può farsi che associata ad altre m. e serve per formare dei vuoti o per accrescere il numero dei punti; la m. passata: è la m. che viene passata senza essere eseguita; la m. accavallata: consiste nel passare una m. non fatta sulla precedente fatta e nel lasciarla quindi cadere. - Ant. - Parte dell'armatura costituita di m. metallica, che si portava sotto l'usbergo a difesa del petto e delle spalle. - Elettr. - In una rete di conduttori elettrici, ogni percorso chiuso cominciante e terminante in uno stesso nodo e tutto costituito da rami della rete (almeno 3). - Telecom. - M. di stazioni radio: espressione usata soprattutto nel campo dei collegamenti militari per indicare un complesso di stazioni radiotelefoniche o radiotelegrafiche in collegamento tra loro. ║ Rete a m.: denominazione data alla struttura di una rete telefonica quando le varie centrali risultano, almeno in gran parte, collegate a due a due con collegamenti diretti. - Mil. - M. di avvistamento: gruppo di posti di vedetta collegati tra loro e con un centro di raccolta di notizie, per l'avvistamento di navi o di aerei nemici. Entrare in m.: si dice della nave e dell'aereo che entra nel campo di osservazione di uno di questi gruppi. - Costr. - Nella costruzione navale in legno: distanza tra i piani di due ordinate vicine, e anche il solo intervallo libero che resta fra due coste adiacenti. - Geogr. - In cartografia, ciascuna delle porzioni di superficie limitate dal reticolato geografico fondamentale dei meridiani e dei paralleli. - Mineral. - M. di un reticolo cristallino: ciascuno dei parallelogrammi elementari in cui si può decomporre un piano reticolare. - Sport - Ciascuna squadra e società calcistica è contraddistinta da un colore o da una combinazione di colori (colori sociali) riprodotti nelle m. dei propri atleti. Le squadre nazionali italiane, di qualunque specialità, portano la m. azzurra con scudetto tricolore sulla sinistra del petto. Nel ciclismo sono usate, oltre a quelle di squadra o di società, m. riservate a singoli corridori, in relazione a determinate vittorie o a una speciale posizione di classifica. Si ha così una m. tricolore (rosso, bianco e verde) per i vincitori dei campionati italiani; iridata (cioè dei colori dell'iride formanti una striscia orizzontale su fondo bianco) per i vincitori dei campionati del mondo. Nel giro d'Italia, si usa una m. rosa (dal colore della carta sulla quale si stampa la "Gazzetta dello Sport" che organizza la corsa) per il primo assoluto in classifica. Nel giro di Francia per il primo assoluto la m. è gialla pure dal colore della carta del giornale organizzatore; gialla è anche quella del giro di Spagna.

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Staff.

Voce inglese: bastone. Gruppo di persone che all'interno di un ente, di un'organizzazione o di un'azienda svolgono attività complementari e coordinate: il direttore con tutto il suo s. arrivò in perfetto orario.

dirigenziale

agg. Che si riferisce alla dirigenza, ai dirigenti, spec. di un'azienda.

Sinonimi

dirigenziale

(agg.), direttivo, direzionale, manageriale.

Giovanni.

Nome di otto imperatori bizantini. ║ G. I Zimisce: di nobile famiglia, partecipò alla congiura che depose Niceforo II Foca (969). Conquistò la Bulgaria orientale e sconfisse gli Arabi (Ierapoli d'Armenia 924 circa - Costantinopoli 976). ║ G. II Comneno: succeduto al padre Alessio I (1118), conquistò Belgrado e la Cilicia (1137); impose il vassallaggio a Raimondo di Poitiers, duca di Antiochia (1137) (1088 - Anazarbo 1143). ║ G. III Ducas detto Vatatze: successe a Teodoro I Lascaris nel 1222. Lottò contro i Crociati, mirando a riconquistare le province occupate dai Latini, ma non riuscì a riprendere Costantinopoli (Didymotikon 1193 - Ninfeo 1254). ║ G. IV Lascaris: imperatore a Nicea, successe al padre Teodoro II nel 1258, sotto la reggenza del ministro Muzalone. Quando quest'ultimo fu ucciso in una congiura, il potere passò a Michele Paleologo (1259), riconquistatore di Costantinopoli (1261), che fece rinchiudere in carcere G. (1250 circa - Bitinia 1300 circa). ║ G. V Paleologo: succeduto al padre Andronico III nel 1341, dovette lottare contro G. VI Cantacuzeno che, fattosi nominare suo tutore, lo sostituì nel governo (1347-54). Fu costretto a sottomettersi all'ottomano Murad I. Associatosi al trono il figlio Manuele, dovette combattere contro l'altro figlio Andronico, che aveva ricevuto l'appoggio di Turchi e Genovesi (Didymoticon 1332 circa - Costantinopoli 1391). ║ G. VI Cantacuzeno: si fece incoronare imperatore nel 1341, durante la reggenza di Anna di Savoia per il figlio G. V. Fu costretto ad abdicare nel 1354 a favore di G. V e si ritirò in un monastero sul monte Athos (Costantinopoli 1292 circa - Mistra 1383). ║ G. VII Paleologo: regnò nel 1390 e fu deposto da Manuele II che in seguito lo associò al trono. Si alleò con Tamerlano per difendersi dai Turchi (1370 circa - Monte Athos 1410 circa). ║ G. VIII Paleologo: successe al padre Manuele II nel 1425. Recatosi ai concili di Ferrara e Firenze (1439) per la proclamazione dell'unità tra le chiese di Oriente e d'Occidente, cercò di ottenere l'alleanza dell'Occidente contro la potenza turca. Tornato in patria, le truppe inviate in suo aiuto guidate da Ladislao III Jagellone dopo alcune vittorie iniziali vennero sconfitte a Varna (1444) e G. fu costretto a sottomettersi ai Turchi (Costantinopoli 1394 circa -1448).

Giovanni.

Nome di quattro zar di Bulgaria. ║ G. I Asen: salito al trono nel 1186, capeggiò la rivolta contro i Bizantini, conquistando Sofia e Nis e giungendo fino in Macedonia. Fu assassinato dal boiardo Ivanko, che usurpò il trono (m. 1196). ║ G. II Asen: salito al trono nel 1218, occupò Tirnovo e catturò lo zar Boril. La sua politica fu volta alla pacificazione interna e alla conquista di alcuni territori compresi tra Adrianopoli e il Mare Adriatico (m. 1241). ║ G. III Asen: salì al trono con l'appoggio di Michele VIII Paleologo (1277), fu deposto poco dopo dai boiari (m. Costantinopoli 1280). ║ G. III Sisman: tributario di Murad I, fu fatto prigioniero, quando la Bulgaria venne ridotta a provincia turca (m. Filippopoli 1395).

Giovanni.

Nome di quattro imperatori di Trebisonda. ║ G. I Axouch: figlio di Alessio I Comneno, regnò dal 1235 al 1238. ║ G. II Comneno: figlio di Manuele I, si alleò con Bisanzio per resistere alla pressione turca (1280-1297). ║ G. III Comneno: figlio di Michele, salì al trono dopo che fu deposto suo padre. Regnò dal 1342 al 1344 (1322-1344). ║ G. IV Comneno: figlio di Alessio IV, regnò dal 1429 al 1458. Si batté con successo contro Murad II, ma alla caduta di Costantinopoli dovette riconoscersi suo vassallo (m. 1458).

Giovanni.

Nome di due re di Francia. ║ G. I detto il Postumo: figlio postumo di Luigi X e di Clementina d'Ungheria. Visse pochi giorni, forse ucciso dallo zio che divenne re con il nome di Filippo V (Parigi 15 novembre 1316-19 novemnbre 1316). ║ G. II detto il Buono: figlio di Filippo VI di Valois e di Giovanna di Borgogna, fu re di Francia dal 1350 al 1364. Sposò Bona di Lussemburgo (figlia di Giovanni, re di Boemia) e in seconde nozze Giovanna di Boulogne. Diede in sposa la figlia Giovanna al re di Navarra Carlo II il Malvagio il quale, nel 1354, aveva fatto uccidere il conestabile Carlo de la Cerda, collaboratore di G. Nel corso della guerra contro l'Inghilterra fu sconfitto e catturato a Poitiers (1356) dall'esercito del principe di Galles, Enrico detto il Principe Nero. Portato a Londra come prigioniero, nel 1359 trattò la propria liberazione stipulando con gli Inglesi un accordo in base al quale avrebbe dovuto cedere metà del suo regno e pagare quattro milioni di scudi d'oro. Fu liberato nel 1362 in seguito ai trattati di Bretigny e Calais (1360) che prevedevano il pagamento di tre milioni di scudi d'oro e la consegna, come ostaggi, di due figli del re e del fratello Filippo d'Orleans. Nel 1364, in seguito alla fuga del figlio Luigi d'Angiò, tornò a costituirsi prigioniero a Londra dove morì (Castello del Gué de Maulny, presso Le Mans 1319 - Londra 1364).

Giovanni.

Nome di tre re di Polonia. ║ G. I Alberto: figlio di Casimiro IV, fu eletto re nel 1492; spinto dal papa, intraprese una guerra contro Bayazet II, ma fu sconfitto in Bucovina (1501) e dovette firmare una pace molto onerosa (1459-1501). ║ G. II Casimiro: figlio di Sigismondo III e di Costanza d'Asburgo, fu eletto re nel 1648 dopo la morte del fratello Ladislao IV. Durante il suo regno dovette affrontare Carlo X di Svezia (1655-60) e domare una rivolta di Cosacchi; lottò inoltre contro i Tartari, e contro i Russi (1654-1667). Nel 1668 abdicò e si ritirò in Francia (Cracovia 1609 - Nevers 1672). ║ G. III Sobieski: generale, comandante in capo dell'esercito polacco dal 1667, riportò nel 1673 una grande vittoria sui Turchi, e l'anno successivo fu eletto re. Continuò a combattere vittoriosamente contro i Turchi, alleato del papa e dell'imperatore Leopoldo I; nel 1683 liberò Vienna assediata, allontanando dall'Europa la minaccia di un'invasione (Olesko, Ucraina 1624 - Wilanow, Varsavia 1696).

Giovanni.

Nome di sei re del Portogallo. ║ G. I detto il Grande: figlio naturale del re Pietro I, alla morte del fratello Ferdinando I, capeggiò il moto popolare contro l'erede legittimo Giovanni I di Castiglia, con l'appoggio dell'Inghilterra. Proclamato re dalle Cortes nel 1385, risolse il conflitto con i Castigliani con la battaglia di Aljubarrota, vinta grazie all'intervento di truppe mercenarie inviate dall'Inghilterra. Successivamente G. si impegnò a consolidare la propria posizione all'interno del Paese e, quando ritenne di aver reso stabile il proprio governo, avviò un'intensa politica colonizzatrice principalmente verso l'Africa. Nel 1415 conquistò l'importante base di Ceuta, punto di partenza verso l'espansione successiva. Si occupò inoltre della riorganizzazione della struttura giuridica del Regno; a questo scopo emanò un complesso di leggi che servirono come base per lo sviluppo successivo del diritto portoghese (Lisbona 1357-1433). ║ G. II detto il Perfetto: figlio di Alfonso V l'Africano, nel 1481, al momento della morte del padre, venne acclamato re dalle Cortes. La sua politica ebbe come principale obiettivo quello di stabilire buone relazioni con la confinante potenza spagnola. Favorì l'espansione africana, iniziata da Giovanni I ed Enrico il Navigatore. Incaricò l'esploratore Bartolomeo Diaz di trovare un passaggio per mare verso l'Asia per incrementare il ricco commercio delle spezie. Nel 1454 giunse, con il trattato di Tordesillas, a definire un compromesso con la corona di Spagna per la divisione dei possedimenti coloniali (Lisbona 1455 - Alvôr 1495). ║ G. III detto il Pio: figlio di re Manuel I il Grande, divenne re nel 1521 al momento della morte del padre. La sua politica interna fu caratterizzata dall'introduzione dell'Inquisizione (1531) e dall'affermazione dei Gesuiti. Continuò la politica di espansione in Africa: sotto il suo regno, venne acquisita la base di Macao e fu iniziata la penetrazione portoghese in Brasile (Lisbona 1502-1557). ║ G. IV detto il Fortunato: figlio di Teodoro II di Braganza. Fu proclamato re nel 1640, grazie al sostegno del cardinale Richelieu, dando inizio alla dinastia Braganza. Riuscì a porre termine all'occupazione degli Spagnoli iniziata nel 1580, ristabilendo così l'indipendenza del Paese. Continuò la politica di espansionismo coloniale, sottraendo agli Olandesi numerosi territori in Brasile e in Angola (Villaviciosa 1605 - Lisbona 1656). ║ G. V detto il Magnanimo: figlio di Pietro II di Braganza, divenne re nel 1706, impegnandosi immediatamente al fianco degli Asburgo nel corso della guerra di Successione spagnola. Dopo una serie di sconfitte fu tuttavia costretto ad accettare la pace separata di Utrecht (1713). Abdicò nel 1744 a causa di una grave malattia e affidò il governo al suo confessore Gaspar de Incarnaçao (Lisbona 1689-1750). ║ G. VI detto il Clemente: figlio di Pietro III di Braganza e di Maria I, nel 1792 fu dichiarato reggente, allorché la madre fu colpita da una malattia mentale. Schieratosi con la Gran Bretagna nel corso delle guerre napoleoniche, quando il Portogallo venne invaso dalle truppe francesi, fu costretto a rifugiarsi in Brasile. Divenuto re nel 1816 alla morte della madre, nel 1821 fece ritorno in Patria ed accettò la Costituzione che era stata votata dalle Cortes. Nel 1822 il Portogallo perdette il Brasile dichiaratosi indipendente sotto suo figlio Pedro (Lisbona 1769-1826).

Giovanni.

Re di Sassonia. Figlio del principe Massimiliano di Sassonia e di Carolina di Borbone-Parma, nel 1854 successe al fratello Federico Augusto II. Nel 1866 sostenne l'Austria contro la Prussia; l'anno seguente divenne membro della Confederazione della Germania del Nord. Partecipò alla guerra contro la Francia (1870) sostenendo la posizione della Prussia. Tradusse in tedesco la Divina Commedia (Dresda 1801 - Pillnitz 1873).

Giovanni.

Nome di tre re di Svezia. ║ G. I Sverkersson: figlio di Sverker II Karlsson, succedette a Erik X Knutsson nel 1216. Organizzò una crociata per diffondere il Cristianesimo in Estonia (1201 circa - Visingsö 1222). ║ G. II: figlio e successore di Cristiano I, salì al trono di Danimarca nel 1481 (con il nome di Giovanni I) e divenne re di Svezia nel 1483. Costruì la più grande flotta navale d'Europa (Ålborg 1455-1513). ║ G. III Vasa: secondo figlio di Gustavo Vasa, depose con l'aiuto della nobiltà il fratello Erik XIV nel 1569. Con il trattato di Stettino (1570) pose fine alla guerra con la Danimarca. Combatté contro la Russia e riuscì a far eleggere il figlio Sigismondo re di Polonia (1587) (Castello di Stegeborg 1537 - Stoccolma 1592).

Giovanni.

(detto il Costante). Principe elettore di Sassonia. Figlio secondogenito dell'elettore Ernesto, regnò con il fratello Federico il Saggio, fino alla morte di quest'ultimo, avvenuta nel 1525; successivamente mantenne il potere governando da solo. Seguace di Lutero, riorganizzò la Chiesa nazionale di Sassonia introducendovi la Riforma. Alleatosi con il langravio Filippo d'Assia, firmò la Protestatio alla dieta di Spira (1529), presieduta da Carlo V, contro l'applicazione dell'editto di Worms. Nel 1531, con i principi delle città riformate, promosse la Lega di Smalcalda contro Carlo V (Meissen 1468 - Schweinitz über Jessen 1532).

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