Biol. - Sono quegli apparati, più o meno semplici, che consentono a
moltissimi organismi unicellulari, sia animali sia vegetali, di mantenersi a
galla sui liquidi e, in particolare, sull'acqua. In molte forme gli
o. di
g. sono rappresentati da
pseudo-vacuoli o
vacuoli gassosi,
simili a piccole bollicine che contengono del gas dovuto a fenomeni di
respirazione intramolecolare che si realizzerebbero per anaerobiosi (assenza di
aria) sui fondi delle acque poco ossigenate dove, per un certo periodo, tali
organismi (alghe, in particolare) possono vivere. Di tanto in tanto, quindi,
essi salgono alla superficie dell'acqua per far parte - quasi sempre - del
plancton. Tra le Cianoficee numerose sono le alghe, in possesso di
o. di
g., che costituiscono il cosiddetto
flos aquae, di color azzurrino,
che caratterizza certi stagni. Altre specie di organismi sono mantenuti a galla
da particolari filamenti che si dipartono dal corpo della cellula; la loro
leggerezza permette il galleggiamento. Anche molti batteri sono in grado non
solo di galleggiare ma di muoversi opportunamente in ambiente liquido. Tanto il
galleggiamento quanto la motilità, in questi casi, sono dovuti alla
presenza di
ciglia (brevissime appendici) o di
flagelli (appendici
più lunghe) che sono delle produzioni sottilissime a forma di filamento
in numero variabile da specie a specie. Anche molte alghe sono dotate di
flagelli; e questi possono avere forme diverse: a "piuma", formati da corti
filamenti posti su di un asse così come le barbe di una piuma; oppure "a
sferza", più corti e più rigidi. Le diatomee, invece, sono
provviste di
rafe (linea mediana della faccia valvare di queste alghe o,
meglio, del loro guscio) che rappresentano delle superfici portanti con
funzione, spesso, di timone. Nelle alghe fucali si trovano spesso, quali
o.
di g., le
aerocisti, vescicole piene di gas situate nello spessore
del corpo dell'alga o appese per mezzo di peduncoli alle sue ramificazioni
(Sargassi). Nel regno animale si riscontrano spesso fra i protozoi ciglia e
flagelli che provvedono al galleggiamento e alla motilità di questi
microorganismi. Per galleggiare - fanno parte del plancton marino - i radiolari
si comportano come le diatomee, salvo i peripilei che non posseggono un guscio
calcareo o siliceo. I foraminiferi, che dispongono di una conchiglia presentano
degli
pseuodopodi che ne fuoriescono per contribuire al
galleggiamento.