Musicista e teorico musicale, padre di Galileo. Piuttosto oscuro è il
periodo della sua giovinezza e dei suoi studi: pare certo che l'abbia trascorsa
in buona parte a Firenze. Egli stesso poi ci dice che, grazie all'amicizia e
liberalità del fiorentino Conte Giovanni Bardi, poté viaggiare per
studio in vari paesi europei. A parte questi viaggi occasionali, intorno al 1550
si stabilì a Pisa, ove sposò, nel 1562, Giulia degli Ammannati, da
cui ebbe 6 o 7 figli, primogenito dei quali fu Galileo. Tornò poi, certo
prima del 1574, a Firenze, ove risiedette per il resto della sua vita. Esperto
liutista, pubblicò nel 1568-69 la prima edizione di un importante
trattato d'intavolatura di liuto,
Il Fronimo. Teorico della Camerata
Fiorentina e buon umanista, compose la musica per il canto dantesco del conte
Ugolino. Scrisse inoltre:
Dialogo della musica antica et della moderna,
pubblicato nel 1581, il cui ardore polemico toccò, pare, la
suscettibilità del suo maestro Gioseppo Zarlino, il quale replicò
al
G. nei
Supplementi musicali (1588) (Santa Maria del Monte in
Val d'Arno 1520 - Firenze 1591).