Scrittore e giornalista uruguaiano. Dopo essere stato capo redattore del
settimanale "Marcha", fu direttore del quotidiano "Epoca", ma nel 1973, dopo il
colpo di stato militare, riparò in Argentina, dove fondò una nuova
rivista, "Crisis". Nel 1976, mutate anche in Argentina le condizioni politiche
dopo il golpe del generale Videla,
G. riparò in Spagna e
rientrò nel suo Paese solo nel 1985, con il ritorno delle libertà
democratiche. Profondo conoscitore della storia dell'America Latina e della sua
realtà politico-sociale, scrisse opere e articoli impegnati, frutto di
una riflessione acuta e attenta sulla situazione del Sudamerica e strumento di
denuncia delle condizioni di vita della povera gente, fatta di oppressione,
miseria, fame e paura. Tra i suoi primi scritti figurano
I giorni
seguenti (1962),
Guatemala, paese occupato, un saggio del 1964; nel
1971 pubblicò il saggio
Le vene aperte dell'America Latina. Le sue
capacità letterarie e narrative emergono soprattutto nei romanzi
Vagamondo (1973) e
La canzone di noialtri (1975), che vinse il
premio Casa de las Américas di Cuba. Accanto alla denuncia sociale
emergono altri temi: l'esilio, il ritorno e il ricordo, espressi con forza e
semplicità narrativa. Tra le altre sue opere:
Giorni e notti d'amore e
di guerra (1978); la trilogia
Memoria del fuoco, una storia dei
popoli americani dalla conquista europea ad oggi, formata da
Le origini
(1982),
I volti e le maschere (1984),
Il secolo del vento (1987);
Il libro degli abbracci (1989). In
Splendori e miserie del gioco del
calcio (1995)
G. offre una personale e poetica visione della sua
passione sportiva per il football. Nel 1999 esce
A testa in giù. La
scuola del mondo alla rovescia, una rappresentazione provocatoria e
paradossale del mondo capitalistico e delle sue basi etiche, economiche e
sociali. Si segnalano anche due raccolte di articoli: la prima,
Noi diciamo
no. Cronache 1963-88, e la seconda, comparsa nel 1993 con gli scritti del
1989-92,
Essere come loro. Del 2006 è invece
Parole in cammino, libro illustrato, a metà
strada fra prosa e poesia, in cui l'autore presenta leggende, credenze popolari, apologhi e
brevi racconti filosofici o mistici, raccolti per lo più durante i suoi viaggi in America Latina (n. Montevideo 1940).