Regista cinematografico ungherese. Diplomatosi allo Studio di B. Balázs e
al Centro sperimentale di Roma, espresse nei suoi primi lungometraggi un
atteggiamento critico nei confronti dell'
establishment del proprio Paese.
Ottenne ampi consensi con
I falchi (1970) e
Paesaggio morto
(1972), nei quali condannň gli apparati di potere. Tra gli altri film si
segnalano:
Legato (1977),
La quarantina (1981) e
Sonata romana (1996) (n.
Salgótarján 1933).