Nella mitologia greca, dio del Sole, figlio di Iperione e di Teia, fratello di
Selene (la luna) e di Eros (l'aurora). Era immaginato come un auriga che di
giorno guidava il suo carro infuocato, nella volta celeste, da Oriente a
Occidente e di notte tornava al punto di partenza su una coppa, lungo la
corrente del fiume Oceano. Vedeva le azioni degli uomini, ed era quindi invocato
nei giuramenti. Nella Trinacria possedeva sette mandrie di pecore e sette di
buoi (simboleggianti forse le notti ed i giorni) che erano condotte al pascolo
dalle Eliadi. Da Perside
E. ebbe Eeta e Circe, da Climene Fetonte. Il
mito posteriore confuse poi
E. con Apollo.
E. era particolarmente
venerato in Rodi, dove sorgeva una statua colossale consacrata al dio, nota
sotto il nome di
Colosso di Rodi.