Scrittore greco. Visse alla corte del re macedone Cassandro. è noto per
aver scritto verso il 280 una
Storia sacra (
Sacra scriptio) che
costituisce il testo fondamentale dello scetticismo religioso pagano. Di essa
rimangono frammenti originali, oltre a numerose citazioni di Lattanzio e una
rielaborazione di Ennio. Si tratta della narrazione fantastica di fatti e di
gesta compiuti da re e da eroi storicamente esistiti.
E. immagina di
compiere un viaggio attraverso l'Arabia e l'India e di giungere a un'isola,
Pancaia, dove trova uno stato ideale, basato su un sistema sociale di tipo
comunistico, strutturato in tre classi: sacerdoti-artigiani, coltivatori,
soldati. Una stele antichissima del tempio di Zeus narra la storia del genere
umano e delle imprese degli dei. Egli spiega così la nascita dei miti
riguardanti gli dei. Tali miti altro non sarebbero che storia umana in quanto
gli dèi in origine erano comuni mortali. Tali furono le imprese e i
meriti di questi uomini di valore da creare attorno a loro delle leggende,
così che dopo la morte cominciarono ad essere loro tributati onori
divini;
e. spiega e razionalizza così l'origine del divino. Si
parla di
Evemerismo e di
esegesi evemeristica, con riferimento
alla dottrina di Evemero, secondo cui gli dei non erano in origine che eroi o
sovrani che, grazie alla loro saggezza o valore, conseguirono un'adorazione
divina. L'Evemerismo penetrò nella cultura romana per opera di Ennio che
tradusse l'opera di
E. Esso tuttavia fu accolto con scetticismo per
quanto servisse come base agli scrittori cristiani per la confutazione del
paganesimo. Particolare fortuna esso ha avuto nella moderna storia delle
religioni quale spiegazione della nascita dei miti. Tra i suoi maggiori
sostenitori figura P.-F. Foucart (Messina o Messene (Peloponneso) IV-III sec.
a.C.).