Parte del mondo al centro dell'emisfero continentale; con l'Asia e l'Africa
forma il continente antico. Strettamente collegata con l'Asia, si presenta come
un'enorme penisola e deve la sua individualità non tanto a elementi
d'ordine fisico, quanto a fattori d'ordine storico e umano. La mancanza di
solitudini gelate, di deserti, di foreste malsane, come pure di catene
invalicabili ha agevolato i rapporti tra i vari popoli creando una
civiltà unitaria. Il confine, per tre lati, è costituito dal Mar
Glaciale Artico, dall'Atlantico e dal Mediterraneo. A Est, secondo la maggior
parte dei geografi, partendo dal Mar d'Azov segue il solco nel quale scorrono in
senso opposto il fiume Manyč e il Kuma, quindi risale il fiume Ural e segue
il piede orientale degli Urali fino al mare di Kara. L'area risulta di circa 10
milioni di kmq, pari alla quindicesima parte delle terre emerse. Punti estremi
continentali dell'
E. sono: a Nord il Nordkynn (Lapponia), a Ovest il Capo
di Roca in Portogallo, a Sud il Capo Tarifa (Spagna), a Est il punto più
interno del golfo di Kara.
Cartina dell'Europa
GEOGRAFIA FISICALa struttura geologica dell'
E. è
molto complessa, sia perché la serie cronologica dei terreni risulta
completa, dalle età più antiche della storia della Terra, sia
perché terreni della stessa età si presentano spesso con
facies diversa. Il nucleo più antico (precambrio) è
costituito da frammenti d'un continente, limitato a Sud da un mare
(
Tethys), di cui il Mediterraneo attuale è l'ultimo relitto;
contro questo nucleo primordiale di masse rigide (scudo) si sono appoggiate e
infrante, nei successivi movimenti orogenetici, nuove terre dovute al sollevarsi
dei sedimenti accumulati in fondo ai mari. Nell'era paleozoica, dopo una ampia
deposizione di sedimenti, ha luogo il grande corrugamento caledoniano durante il
quale si disegna una catena corrente da Sud-Ovest a Nord-Est, dall'Irlanda per
l'Inghilterra e la Scozia (antica Caledonia) fino alla Norvegia. Segue, dal
Devoniano in poi, il ripiegamento erciniano, che innalza a Sud delle precedenti
due nuove catene: l'armoricana, che dall'Irlanda e dall'Inghilterra meridionale
si continua nella Bretagna (Armorica) e nel Massiccio Centrale francese fino
alle Cevenne; e la varisca, che dall'altopiano francese giungeva ai Sudeti.
Ripercussioni lontane di questi sollevamenti si fecero sentire al margine del
tavolato russo, elevando la catena degli Urali. Nel Mesozoico le catene
armoricana e varisca sono limitate a Nord da un mare poco profondo (dove si
depositarono immensi ammassi di sale), a Sud da un mare aperto e profondo che
penetrava a Est fino agli Urali. Dopo un lungo periodo di trasgressione marina,
nell'oligocene, si verifica il ripiegamento alpino, il quale solleva i sedimenti
della
Tethys. è in questo periodo che si formano i Balcani, le
Alpi Transilvaniche, i Carpazi, le Alpi, le Dinariche, il Giura, gli Appennini,
i Pirenei, la Cordigliera Betica. L'orogenesi è accompagnata da un
intenso risveglio dell'attività vulcanica. Risale a quest'epoca la
formazione dell'Islanda. Nel quaternario l'
E. viene assumendo la
configurazione attuale in seguito a diversi fenomeni, di cui restano ancora
tracce ben visibili. è con ogni probabilità in questo periodo che
le Isole Britanniche si sono separate dal continente e che in luogo d'un mare
unico sono sorti il Mar Nero, il Caspio e il Mar d'Aral. Attiva fu l'opera di
sedimentazione da parte dei fiumi, che causò il colmamento del golfo
Padano e la formazione dei delta del Rodano, Reno, Volga, ecc. Anche il
vulcanismo continua ad agire in più regioni, e specialmente nella
penisola italiana. Importante è stata l'invasione glaciale che
contrassegna l'inizio del quaternario. I ghiacciai, ora più ora meno
estesi a seconda del clima, occuparono la maggior parte dell'
E. ║
Rilievi: l'
E. risulta formata in prevalenza da bassopiani.
L'altitudine media è di 292 m, il 44% del territorio si trova al di sotto
di 150 m. In base all'andamento del rilievo e alle vicende geologiche, si
possono distinguere 4 regioni. ║
Bassopiano russo: comprende la
metà orientale dell'
E. ed è costituito da una piattaforma
antichissima rimasta in posto, qua e là ricoperta da sedimenti marini e
continentali, come pure da depositi fluvio-glaciali, da strati di
löss e da depositi salini. L'altitudine media è di 200 m.
Alla periferia vi sono due catene, i monti Taurici (Crimea), e gli Urali. Al di
là della soglia di Carelia si ricollega al Bassopiano russo la Finlandia.
║
Rilievi della Scandinavia e delle Isole Britanniche: nella
Scandinavia il rilievo, pur esso di età geologica remota, digrada con una
serie di terrazze verso il golfo di Botnia, mentre verso l'Atlantico presenta
una catena di monti dirupati con pendii assai ripidi, scolpiti dai ghiacciai che
vi hanno intagliato innumerevoli fiordi. Per quanto meno elevato, caratteri
simili ha il rilievo delle Isole Britanniche; esso assume forme aspre nella
Scozia, mentre nella catena dei Pennini, poiché l'erosione è stata
più intensa, prevalgono forme addolcite ed aree quasi pianeggianti.
║
Rilievi della Francia e della Germania: sono costituiti da una
serie di massicci isolati, di diversa ampiezza e direzione, residui di montagne
più elevate, sottoposti per lungo tempo ad azione di spianamento. Sono:
il Massiccio Centrale francese, le Cevenne, le Ardenne, i Vosgi, la Selva Nera,
il Massiccio Scistoso Renano; la Foresta Turingia, i Monti dei Giganti, i
Sudeti. Tra essi s'interpongono spesso delle conche pianeggianti o lievemente
ondulate. ║
Catene alpine dell'Europa meridionale: il rilievo, di
età geologica più recente, assume l'aspetto dell'alta montagna con
dorsali molto allungate, e vi appartengono: Pirenei, Alpi e Giura, Carpazi e
Balcani; Sierra Nevada, Appennino, rilievi della regione balcanica. ║
Clima: data la posizione tra 35° e 71° parallelo di latitudine
Nord, l'
E. è caratterizzata da clima temperato. Si distinguono
però sei tipi di clima: 1)
atlantico: esteso alle regioni
settentrionali, a parte della Francia e al Portogallo settentrionale, è
caratterizzato da inverni miti (ma caratterizzati da venti violenti, come il
mistral, e talvolta inaspriti da invasioni di aria fredda), estati non
troppo calde, salto termico limitato, precipitazioni copiose, ben distribuite
nel corso dell'anno, raramente nevose, intensa nuvolosità; 2)
di
transizione: passando dalle regioni occidentali a quelle centrali,
l'influenza dell'Atlantico si attenua, gli inverni diventano più freddi,
l'escursione più alta; le piogge, non troppo abbondanti, sono più
copiose d'estate; è tipico delle regioni centro-orientali; 3)
dell'Europa orientale: viene detto anche
sarmatico, perché
comune a gran parte del bassopiano russo. è clima rigido, con inverni
lunghi e freddi ed estati calde, scarti notevoli tra i mesi estremi, piogge
modeste, in prevalenza estive. I fiumi gelano per 4-6 mesi, la neve copre a
lungo il suolo; 4)
pontico della Russia meridionale: nell'Europa
sud-orientale le piogge diminuiscono, le temperature estive aumentano e le
escursioni sono alte. Il suolo è coperto da steppe e attorno al Caspio
compare un clima subdesertico; 5)
mediterraneo: è caratterizzato
da inverni miti, estati non troppo calde e secche, piogge in prevalenza
invernali, spesso violente. D'estate il cielo è a lungo sereno. Non rari
i venti, come il mistral e la bora; 6)
artico: è caratteristico
delle regioni più settentrionali dell'
E. nord-orientale. Le
temperature permangono basse durante tutto il corso dell'anno, con
precipitazioni di tipo per lo più nevoso e suolo gelato. ║
Idrografia: l'
E. non possiede corsi d'acqua molto lunghi (Volga
3.694 km; Danubio 2.880 km; Reno 1.320 km; Po 680 km), né ha vasti bacini
fluviali; manca inoltre un nodo idrografico centrale. Prevalgono fiumi di
pianura e di bacino, che si prestano a essere risaliti da piroscafi (Tamigi,
Senna, Schelda, Reno). I laghi occupano in Europa 135.000 kmq. La zona
più ricca è quella circumbaltica, nel dominio occupato dai
ghiacciai quaternari, col distretto finno-carelico (Ladoga 18.200 kmq; Onega
9.835 kmq). Importanti laghi ha pure la zona alpina. ║
Flora:
l'uomo ha profondamente modificato il manto vegetale fin dalle epoche più
antiche. Però si può riconoscere l'esistenza di varie associazioni
di piante che si dispongono da Nord verso Sud in cinque fasce più o meno
parallele. ║
Zona della tundra: vi prevalgono arbusti non
più alti d'un metro e associazioni di muschi e licheni. La tundra occupa
la parte Nord della Scandinavia e della Russia. ║
Zona della foresta
boreale: occupa la Scozia settentrionale, la Finlandia e la Russia a Sud
della tundra. Prevalgono le Conifere. ║
Zona della foresta
temperata: essenze molto comuni sono farnia, quercia, faggio, castagno,
olmo, acero. Occupa le regioni settentrionali, dall'Inghilterra alla regione
balcanica e alla Russia centrale. ║
Zona delle steppe: in Russia e
Ucraina a Sud della linea Kiev-Kazan prevalgono le steppe, che si estendono pure
nei bassopiani danubiani. ║
Zona della macchia: nelle regioni
costiere caratterizzate dal clima mediterraneo prevalgono alberi e arbusti
sempreverdi; essenze caratteristiche sono il pino marittimo e quello d'Aleppo,
il leccio, la quercia da sughero, il carrubo e poi lentisco, ginestra, ecc.,
misti a rovi che costituiscono appunto la tipica macchia. ║
Fauna:
le varie regioni dell'
E. non sono caratterizzate da specie tipiche. Fanno
eccezione alcune specie quali l'alce, confinata ormai nelle regioni più
settentrionali, il bisonte che vive solo in Polonia e il cinghiale, comune
nell'
E. centro-meridionale. Caratteristica è la fauna alpina il
cui rappresentante più tipico è lo stambecco.
Cartina della struttura geologica dell'Europa
La situazione climatica in Europa
La distribuzione della vegetazione in Europa
I PRINCIPALI MARI EUROPEI
|
Nome
|
Sup. (kmq)
|
Prof. (m)
|
Mar Glaciale Artico Mar di Kara Mar Bianco Mar di
Norvegia Mare del Nord Mar Baltico Mar Mediterraneo Mar di
Marmara Mare Nero Mar d'Azov
|
14.060.000 883.000 90.000 1.547.000 580.000 420.000 2.505.000 11.000 413.000 38.000
|
5.450 620 330 4.020 237 463 5.120 1.261 2.243 14
|
I PRINCIPALI FIUMI EUROPEI
|
Fiume
|
Sorgente
|
Foce
|
Lungh. (km)
|
Volga Danubio Ural Dnepr Kama Don Pecora Dnestr Reno Dvina
sett. Elba Donec Vistola Dvina
occ. Loira Tago Tibisco Mosa
|
Rialto del Valdai (Russia) Selva Nera (Germania) Monti Urali
(Russia) Rialto del Valdai (Russia) Monti Urali (Russia) Rialto
centrale russo (Russia) Monti Urali (Russia) Monti Carpazi
(Ucraina) Alpi Svizzere Formata dall'un. di Jug e Suona
(Lettonia) Monti Sudati (Rep. Ceca) Rialto centrale russo
(Russia) Monti Beschidi occ. (Polonia) Rialto del Valdai
(Russia) Massiccio Centrale (Francia) Monti Universales
(Spagna) Carpazi Selvosi (Ucraina) Plateau de Langres
(Francia)
|
A delta nel Mar Caspio A delta nel Mar Nero A delta nel Mar
Caspio A estuario nel Mar Nero Affluente di sin. del Volga A
delta nel Mar d'Azov A delta nel Mare di Barents A estuario nel
Mar Nero A delta nel Mare del Nord A delta nel Mar Bianco A
estuario nel Mar del Nord Affluente di destra del Don A estuario nel
Mar Baltico A estuario nel Mar Baltico A estuario nell'Oc.
Atlantico A estuario nell'Oc. Atlantico Affluente di sin. Del
Danubio A delta nel Mare del Nord
|
3.531 2.860 2.428 2.201 2.032 1.870 1.809 1.352 1.326 1.302 1.165 1.053 1.047 1.020 1.020 1.007 976 950
|
I PRINCIPALI LAGHI EUROPEI
|
Nome
|
Sup. (kmq)
|
Ladoga Onega Vänern Vättern Balaton Lago
di Ginevra Lago di Costanza Garda
|
18.400 9.900 5.546 1.899 596 582 539 370
|
I PRINCIPALI GHIACCIAI EUROPEI
|
Nome
|
Sup. (kmq)
|
Vatnajökull Jostedalsbre Aletsch Corner Mer de
Glace Unteraar
|
8.200 1.000 130 67 41 39
|
I PRINCIPALI MONTI EUROPEI
|
Nome
|
Altezza (m)
|
Monte Bianco (Alpi Graie) Monte Rosa (Alpi Pennine) Cervino (Alpi
Pennine) Finsteraarhorn (Alpi Cernesi) Pizzo Bernina (Alpi
Retiche) Monviso (Alpi Cozie) Grossglockner (Alti Tauri) Pico de
Aneto (Pirenei) Marmolada (Dolomiti) Etna (Sicilia)
|
4.810 4.633 4.478 4.275 4.052 3.841 3.797 3.404 3.342 3.263
|
LE PRINCIPALI ISOLE EUROPEE
|
Nome
|
Sup. (kmq)
|
Gran Bretagna Islanda Irlanda Novaja
Zemlja Sicilia Sardegna Corsica Creta Eubea Maiorca Gotland Hinnöy Senja Rodi
|
229.885 102.828 84.426 82.600 25.426 24.090 8.682 8.336 3.773 3.400 3.173 2.187 1.590 1.400
|
GEOGRAFIA UMANALe
forme umane del Paleolitico inferiore e medio in
E. appartengono alla
specie umana di
Homo Neanderthalensis, divisa in più sottospecie e
razze. Nel Paleolitico superiore si hanno invece i resti fossili di un uomo
(
Homo sapiens), con caratteri che possono rientrare nelle forme proprie
al ramo attuale degli Europoidi. Queste razze in
E. sembrano scomparire
senza discendenza. Nell'età mesolitica vi è ancora un grande
rinnovamento razziale nella popolazione d'
E., e i tipi mostrano maggiore
affinità con le genti del neolitico e con le attuali. Uno dei sintomi del
fenomeno è dato dalla presenza dei brachicefali, con caratteri
lapponoidi. Il rinnovamento si continua nell'età neolitica per l'afflusso
di genti da provenienze diverse e per l'inizio di una evoluzione locale di razze
e sottorazze e la formazione degli aggregati razziali, che ancora sopravvivono.
║
Principali gruppi somatici: prevale la razza bianca europoide e,
in base ai caratteri somatici, si possono distinguere i seguenti tipi: razza
nordica, mediterranea, alpina, adriatica e baltica. Hanno caratteri mongolidi i
Calmucchi del basso Volga, i Kirghisi dell'alto Volga e i Baschiri degli Urali
meridionali. ● Ling. - Prevalgono in
E. le parlate della famiglia
indoeuropea (90%); segue per importanza il gruppo delle lingue agglutinanti
uralo-altaiche e non mancano i gruppi minori. ● Etn. - Dove il mondo
germanico viene a contatto con il mondo slavo esiste un notevole mescolamento
etnico. Al gruppo neolatino appartengono: Italiani, Francesi e Spagnoli. Al
gruppo germanico: Tedeschi, Olandesi, Scandinavi, Anglo-Sassoni. Al gruppo
slavo: Russi, Ucraini, Polacchi, Cechi, Serbi, Croati. Non appartengono alla
famiglia indo-europea: Baschi, Finni, Magiari, Tartari, Turchi, Calmucchi.
● Rel. - Il 97% degli Europei sono cristiani, ripartiti in tre grandi
gruppi: cattolici (Italiani, Francesi, Spagnoli, Irlandesi, Boemi); ortodossi
(Slavi orientali, Serbi, Bulgari, Romeni, Greci); protestanti (popoli germanici,
scandinavi e anglo-sassoni). Esistono inoltre gruppi di musulmani (Turchi,
Albanesi, Bosniaci) e di ebrei. Buddisti sono i Calmucchi del basso Volga.
║
Popolazione: l'
E. ha una popolazione di 701.938.000 ab.,
con una densità media di 68 abitanti per kmq. Notevole è il
contrasto tra le regioni del Nord e dell'Est a popolazione rada, e le regioni
centrali e occidentali a popolazione fitta; le penisole Iberica e Balcanica
hanno densità prossima alla media europea. La zona ad alta densità
(oltre 100 abitanti) comprende un'area pari a un quarto dell'
E. e su di
essa vivono due terzi degli
abitanti.
ECONOMIACondizioni
fisiche ed umane favorevoli allo sviluppo economico dell'
E. sono: la
situazione rispetto alle terre emerse, la posizione in un ambiente temperato, la
presenza di minerali utili, la prevalenza di pianure, i benèfici influssi
marittimi, il prevalere fin da epoca antica dell'insediamento sedentario sulla
vita nomade, l'attività esercitata dagli abitanti nell'abbattere il
bosco, estendere le colture, navigare i mari, sviluppare le industrie e gli
scambi, progredire in ogni campo del sapere. ║
Agricoltura e
allevamento: il 50% della superficie è posto a coltura, il 30%
coperto dai boschi, il 10% da prati naturali, mentre il resto è
improduttivo. L'agricoltura viene esercitata in forma intensiva, facendo uso di
colture e di rotazioni perfezionate. L'allevamento è la base economica di
molti paesi d'
E. che complessivamente conta 160 milioni di bovini, 100
milioni di suini, 200 milioni di ovini, 27 milioni di caprini, 35 milioni di
equini. La pesca è attiva soprattutto nei paesi che si affacciano sul
Mare del Nord, che strappano al mare 50-60 milioni di quintali di pesce
all'anno. ║
Risorse minerarie: l'
E. è ben dotata di
risorse minerarie. Per il ferro i giacimenti migliori per qualità e
purezza si trovano in Svezia. Tenore meno elevato ha il ferro della Lorena. Da
ricordare anche le miniere dell'Inghilterra e della Spagna. Il carbone compare
sia nei rilievi più antichi (caledoniani) della Gran Bretagna, sia nei
rilievi erciniani, che dal Galles attraverso la Svezia settentrionale, il Belgio
e i Paesi Bassi si estendono fino al bacino della Ruhr e compaiono anche nella
Slesia. Tra gli altri minerali vi sono notevoli quantitativi di bauxite, di
mercurio, di sali potassici. Il petrolio viene estratto in quantità
importanti ma non sufficienti nel Mare del Nord e in Russia; gas naturale viene
estratto, fra l'altro, nei Paesi Bassi, in Romania e in Italia. ● Ind. -
Tutte le principali industrie sono rappresentate in
E. Quelle più
efficienti sono le meccaniche (rivolte alla lavorazione dell'acciaio), le
tessili, le alimentari, le chimiche (concimi, colori, medicinali, ecc.).
L'industria elettrotecnica è ben sviluppata ma non può competere
con le analoghe industrie statunitensi e giapponesi. L'industria domestica e
artigiana sopravvive solo in alcune regioni arretrate e poco popolate. ║
Comunicazioni: la base delle comunicazioni è costituita dalle
ferrovie. La rete presenta maglie più strette nelle aree industriali
dell'
E. nord-occidentale, attorno alle grandi città ed ai porti di
maggior traffico dove le linee assumono andamento radiale. Vi sono poi 100.000
km di vie navigabili (utilizzate soprattutto in Russia, lungo il Reno, nei Paesi
Bassi, ecc.). L'impiego su vasta scala dell'automobile ha spinto a costruire
numerose autostrade. Il traffico marittimo ha il compito di rifornire
l'
E. delle materie prime necessarie alle sue industrie e delle derrate
alimentari che occorrono agli abitanti. I maggiori porti si affacciano sul Mare
del Nord e sono Londra, Amburgo, Rotterdam e Anversa, mentre Liverpool è
sulle sponde del Mar d'Irlanda. Sempre maggiore importanza sono andate assumendo
le comunicazioni
aeree.
STORIAAntichità:
l'
E. venne popolata dopo l'Africa e l'Asia e probabilmente da genti non
autoctone. Il più antico abitatore del continente fu l'
uomo di
Neanderthal, a cui si sostituì gradualmente l'
Homo sapiens,
mediante migrazioni dall'Africa settentrionale e dall'Asia occidentale durante
il paleolitico superiore. Una grande rivoluzione avvenne alla fine del neolitico
con la scoperta e l'uso dei metalli: al periodo del rame seguì
l'età del bronzo e dal II millennio a.C., con l'apporto di nuove genti
orientali (Protoillirici, Celti, Germani) e delle civiltà del
Mediterraneo, l'età del ferro, che segnò l'entrata dell'
E.
nella storia propriamente detta. I primi nuclei di civiltà avanzata in
E. furono Creta (III millennio a.C.) e la Grecia (dal 1800 a.C.) dove,
superati i modelli delle civiltà orientali, a partire dal 500 a.C. prese
vita la forma di governo detta democrazia. Dopo aver fermato e respinto
l'espansione persiana in
E. (490 - 478 a.C.) i Greci, trascinati dal re
di Macedonia Alessandro, conquistarono l'Asia sino ai confini dell'India
diffondendo poi la cultura ellenistica in tutto il vicino Oriente. Intanto,
dall'VIII sec. a.C., anche l'Italia aveva iniziato a essere un centro di
civilizzazione, sotto il duplice influsso di Greci ed Etruschi. La prodigiosa
espansione della città-Stato di Roma portò, all'inizio dell'era
volgare, all'unificazione in un unico Impero mediterraneo dei regni orientali e
delle tribù barbare dell'
E. occidentale. In questo modo la cultura
ellenistica, vivificata da un nuovo spirito pratico, permeò di sé
l'intera Europa. Una grave crisi economica e demografica e lo stanziamento di
popolazioni semi-civilizzate all'interno dell'Impero portò nel V sec.
d.C. al dissolvimento di quest'ultimo nell'
E. occidentale. L'Impero
Romano d'Oriente, dopo un tentativo di riconquista dei territori occidentali
operato dall'Imperatore Giustiniano, venne limitato all'
E. sud-orientale.
║
Medioevo: fra il V e il VIII sec. si formarono in Occidente
diversi Regni romano-barbarici, fra i quali prevalse quello dei Franchi.
Costoro, dopo aver fermato l'avanzata degli Arabi in Europa (battaglia di
Poitiers nel 732) costituirono con il re Carlo Magno un vasto dominio che
nell'800 fu eretto a Impero (Sacro Romano Impero). Con lo smembramento di
quest'ultimo nell'843 iniziò la decadenza dell'ideale di Stato
universalistico e, di converso, l'affermazione dell'idea di Stato nazionale.
L'Impero venne ricostituito da Ottone I di Sassonia nel 962 (Sacro Romano Impero
Germanico), ma ormai si trattava di un'entità nazionale tedesca
più che universale. Fra l'XI e il XII sec., in seguito alla lotta per le
investiture, il potere politico venne spogliato di ogni implicazione sacra. Dopo
l'anno 1000 un grande sviluppo demografico ed economico portò che per la
prima volta l'influenza dell'
E. occidentale a manifestarsi a
Costantinopoli e con le Crociate anche in Medio Oriente, sino a costituire una
vasta rete commerciale che si estendeva da Londra a Pechino. Tale rete era
dominata dai mercanti italiani, che avevano improntato alla loro etica borghese
e mercantile le Repubbliche marinare e i Comuni. Nel resto dell'
E.,
intanto, i vari Stati si andavano strutturando su basi territoriali ben
più ampie che in Italia e cercavano di limitare le pretese sia
dell'Impero che del papato. Nel corso del XIV sec. la Chiesa si ridusse a un
istituto temporale e l'Impero a una formazione dinastico-territoriale sotto il
dominio degli Asburgo. La Francia divenne una monarchia nazionale fondata sul
patriottismo e sul lealismo dinastico dei sudditi, un modello seguito poi nel XV
sec. da Inghilterra, Spagna, Svezia e Austria. La necessità di
intensificare e proteggere i traffici fra
E. e Oriente, minacciati dai
Turchi che nel 1453 avevano conquistato Costantinopoli, portò gli europei
a estendere la loro influenza al di fuori del continente. Furono trovate nuove
rotte marittime per raggiungere l'India e vennero occupati vasti territori in
Africa e Asia; il continente americano, scoperto durante questa espansione,
venne assoggettato per intero. ║
I secoli XVI e XVII: nel XVI sec.
la Riforma protestante spezzò per sempre l'unità religiosa e
spirituale dell'
E., che invano la Controriforma cattolica tentò di
ricucire. Nello stesso secolo gli Asburgo, con politiche matrimoniali,
concentrarono gran parte dell'
E. nelle mani dell'imperatore Carlo V. Il
tentativo di costituire un Impero universale fallì per l'opposizione
coalizzata degli altri Stati europei, coalizioni che fecero fallire nel XVII
sec. anche i tentativi operati in tal senso dal sovrano francese Luigi XIV.
Sempre nel XVI sec. la Russia si inserì nella scena politica europea e i
confini dell'
E. vennero così fissati anche politicamente agli
Urali, al Caspio e al Caucaso. La Spagna si avviò verso un irresistibile
declino e all'inizio del XVIII sec. la guerra di successione spagnola pose fine
alla sua potenza. Il suo posto in
E. venne preso dalla Gran Bretagna.
Qui, alla metà del Seicento, la forza emergente della borghesia era
riuscita a imporre un regime parlamentare che la successiva restaurazione
monarchica non era riuscita a smantellare completamente. ║
Il
Settecento e la Rivoluzione francese: l'Inghilterra divenne la potenza
coloniale egemone e in
E. cercò di mantenere l'equilibrio fra i
diversi Stati. La sua posizione di dominio fu anche rafforzata dal fatto che fu
il primo Stato ad essere interessato dalla rivoluzione industriale, che ne
potenziò l'apparato produttivo e le disponibilità finanziarie. La
Francia tentò di seguire la via della Gran Bretagna ma, per scalzare dal
potere la classe nobiliare, la borghesia dovette ricorrere a una Rivoluzione. I
tentativi delle altre potenze europee di soffocare tale Rivoluzione impegnarono
la Francia in una serie di guerre estenuanti che per poco, sotto la guida di
Napoleone, non la portarono alla completa egemonia europea. ║
Il XIX
secolo: nell'
E. del 1815, uscita dall'apparente sconfitta della
Rivoluzione francese e della politica di Napoleone, si generò un aspro
contrasto tra le forze e le istituzioni tornate al potere (monarchia, Chiesa ed
aristocrazia terriera) e le forze in lotta contro il precedente assetto che
anelavano a un rinnovamento in conformità con il rapido aumento della
popolazione e con la diffusione dell'industrialismo e dell'urbanesimo. Tra il
1815 e il 1850 si ebbero in quasi ogni nazione d'
E. rivolte e guerre
civili tra reazione e forze progressiste. Ma allorché fu evidente, nel
1848, che la reazione difendeva un assetto e una ideologia ormai superati dalla
storia, gli stessi monarchi si videro costretti a concessioni agli oppositori
liberali. Italia e Germania, che erano un insieme di piccoli Stati, attorno alla
metà del secolo riuscirono a raggiungere l'unità e l'indipendenza.
La Francia attraversò un periodo di splendore sotto Napoleone III,
l'Inghilterra consolidò la sua egemonia industriale e commerciale.
L'espansione coloniale europea arrivò a soggiogare l'intera Africa e
quasi tutta l'Asia. La seconda metà del secolo XIX fu contrassegnata da
un lungo periodo di pace, con l'eccezione della guerra di Crimea (1854-56). In
ogni nazione avvenne il consolidamento del potere della borghesia e ampie zone
d'
E. furono interessate dallo sviluppo industriale. Nascevano pertanto,
accanto ai movimenti liberali e radicali, movimenti socialisti ed anarchici,
portavoce delle forze sociali per la prima volta si affacciavano alla storia. La
prima Internazionale dei lavoratori sorse nel 1864, ricevendo forma e dottrina
da K. Marx due anni dopo. In Francia, dopo una disastrosa guerra con la Prussia
l'opposizione repubblicana rovesciò nel 1870 il regime napoleonico e
proclamò la Repubblica. La guerra russo-turca del 1877 e il Congresso di
Berlino dell'anno seguente segnarono l'inizio della disgregazione dell'Impero
turco dal quale si resero indipendenti Serbia, Montenegro, Romania, Bulgaria e
Albania. Polacchi, Ucraini, Lituani e Finnici continuarono a esercitare una
forte pressione centrifuga nei confronti dell'Impero russo. Anche nell'Impero
austro-ungarico le varie minoranze divennero sempre più intolleranti del
potere centrale. ║
Il XX secolo: l'inizio del XX sec. fu
contraddistinto in tutta
E. da fermenti sociali e politici, sfociati in
una serie di gravi assassini politici. Tra questi, l'uccisione dell'arciduca
austriaco Francesco Ferdinando a Sarajevo fu pretesto alla guerra dichiarata nel
1914 dall'Austria-Ungheria alla Serbia. Francia e Gran Bretagna si mobilitarono
a fianco della Russia e la Germania intervenne a fianco dell'Austria. Le
maggiori ripercussioni di questo primo conflitto mondiale furono il crollo della
Russia zarista, la Rivoluzione bolscevica e l'intervento, per la prima volta,
degli Stati Uniti in
E.. Tra il 1920 e il 1940 l'
E. vide l'ascesa
del Bolscevismo in Russia, che si trasformò in Unione Sovietica, e del
Fascismo in Italia, la crisi economica del 1929-34 e l'avvento del nazismo in
Germania nel 1933. La guerra civile spagnola (1936-39) servì da banco di
prova al rinato esercito tedesco, che fu lo strumento con il quale la Germania
di Hitler scatenò nel 1939 la seconda guerra mondiale. Il conflitto
causò immani devastazioni in tutta
E. e registrò un
massiccio intervento degli statunitensi, che sbarcarono in forze sul continente.
L'Unione Sovietica, invasa dalla Germania nel 1941, dopo un primo sbandamento
respinse gli invasori dilagando poi in tutta l'
E. orientale. La guerra si
concluse nel maggio 1945 con la disfatta della Germania nazista e del fascismo
in Italia e con la vittoria delle potenze democratiche e dell'Unione Sovietica.
Il secondo conflitto mondiale provocò la fine della potenza europea nel
mondo e la divisione del continente in due blocchi: la Germania venne divisa in
due Stati distinti, l'Unione Sovietica estese il suo dominio su tutta
l'
E. orientale mediante l'instaurazione di governi fantoccio mentre gli
Stati dell'
E. occidentale, indeboliti dalla guerra, perdevano i loro
possedimenti coloniali. Per evitare di cadere sotto l'influenza sovietica i
Paesi occidentali cercarono l'aiuto degli Stati Uniti e con essi strinsero nel
1949 l'alleanza difensiva detta Patto Atlantico (NATO). Nel 1955 l'Unione
Sovietica legò a sé i Paesi dell'Est europeo con l'alleanza del
Patto di Varsavia. In
E. occidentale con la fine della guerra si
sviluppò anche l'idea di una possibile unione economica e politica del
continente: a tal fine vennero creati nel 1949 il Consiglio d'
E., nel
1951 la CECA (Comunità europea del carbone e dell'acciaio) e nel 1957 l'
EURATOM (Comunità europea per l'energia atomica). Sempre nel 1957 fu
costituito il MEC (Mercato Comune Europeo), poi CEE (Comunità Economica
Europea), destinato a unificare le economie dei Paesi aderenti, mentre nel 1979
venne eletto a suffragio universale un Parlamento Europeo. Gli anni Ottanta
segnarono un momento di progressiva modificazione dell'assetto politico ed
economico europeo. Mentre i Paesi dell'
E. occidentale godevano di un
momento di notevole sviluppo economico e spostavano il proprio asse politico
verso il centro-destra (come avvenne in Gran Bretagna, Francia, Italia, Germania
Federale), l'
E. orientale vide dei mutamenti assai più profondi.
L'elezione di Gorbaciov a presidente dell'Unione Sovietica inaugurò il
processo di riforme e di democratizzazione di quel Paese e di tutti gli Stati
satelliti del Patto di Varsavia e sancì la fine del lungo bipolarismo
USA-URSS. Se fino al 1989 tale processo riuscì ad essere gestito con una
certa gradualità dalla classe dirigente dell'
E. socialista,
accogliendo le spinte riformatrici dirette sia all'interno delle singole Nazioni
sia all'esterno per un affrancamento dall'egemonia sovietica, con la caduta del
muro di Berlino nel 1989, tale controllo non fu più possibile e i regimi
comunisti caddero, nel giro di pochissimi mesi, uno dopo l'altro in modo per lo
più incruento. La stessa Unione Sovietica, che nel 1991 sventò sul
nascere un colpo di Stato da parte di uomini del vecchio regime, nello stesso
anno si sfaldò sotto la spinta autonomista dei suoi Stati federati e,
dopo il ritiro di Gorbaciov, diede origine alla Comunità di Stati
Indipendenti. La frammentazione dell'Est europeo, che è continuata nella
vicenda sanguinosa dell'ex Jugoslavia e nella secessione della Cecoslovacchia in
Repubblica Ceca e Slovacchia, ha visto come unico evento di segno opposto la
riunificazione delle due Germanie; tutti avvenimenti che delineano il quadro di
un'
E. più frantumata e inquieta, in cui si devono anche registrare
le difficoltà dell'opera unificatrice iniziata dalle nazioni appartenenti
alla Comunità Economica Europea, trasformatasi nel 1993 in Unione Europea
nell'ottica di un programmato rafforzamento dell'integrazione nel campo politico
e monetario. Il 1998 segna infatti l'atto di nascita ufficiale della moneta
unica, l'Euro, e la creazione della Banca centrale europea.
Gli stanziamenti dei barbari durante la loro invasione in Europa
DIVISIONE POLITICA DELL'EUROPA
|
Stati
|
Capitali
|
kmq
|
Ordinamento politico
|
Albania Andorra Austria Belgio Bielorussia Bosnia-Erzegovina Bulgaria Ceca,
Repubblica Città del
Vaticano Croazia Danimarca Estonia Finlandia Francia Germania Gran
Bretagna Grecia Irlanda Islanda Italia Jugoslavia Lettonia Liechtenstein Lituania Lussemburgo Macedonia Malta Moldavia Monaco Norvegia Paesi
bassi Polonia Portogallo Romania Russia San
Marino Slovacchia Slovenia Spagna Svezia Svizzera Ucraina Ungheria
|
Tirana Andorra La
Vella Vienna Bruxelles Minsk Sarajevo Sofia Praga - Zagabria Copenaghen Tallinn Helsinki Parigi Berlino Londra Atene Dublino Reykjavik Roma Belgrado Riga Vaduz Vilnius Lussemburgo Scopje Valletta Kišinev Monaco Oslo Amsterdam Varsavia Lisbona Bucarest Mosca San
Marino Bratislava Lubiana Madrid Stoccolma Berna Kiev Budapest
|
28.748 453 83.859 30.518 207.600 51.129 110.994 78.864 0,44 56.538 43.093 45.100 338.145 338.145 356.854 229.990 131.957 68.891 102.819 301.302 102.173 64.50 160 65.200 2.586,4 25.713 315,6 33.700 1,95 323.877 33.937 312.685 92.235 237.500 17.075.400 60,57 49.036 20.251 505.957 410.929 41.285 603.700 93.033
|
Repubblica Principato Repubblica Monarchia Repubblica Repubblica Repubblica Repubblica St.
aut. Repubblica Monarchia Repubblica Repubblica Repubblica Repubblica Monarchia Repubblica Repubblica Repubblica Repubblica Repubblica Repubblica Principato Repubblica Granducato Repubblica Repubblica Repubblica Principato Monarchia Monarchia Repubblica Repubblica Repubblica Repubblica Repubblica Repubblica Repubblica Monarchia Monarchia Repubblica Repubblica Repubblica
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La tour Eiffel a Parigi
Atene: veduta dell'Acropoli
Il ghiacciaio dello Stein dal passo del Susten (m. 2224) fra i cantoni di Berna e di Uri
Il centro storico di Anversa visto dalla Schelda
Vienna: il museo di storia naturale
La costa presso Paleokastritsa (Corfù, Grecia)
Avignone: il ponte St. Bénezét sul Rodano
Siviglia: piazza di Spagna