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Etnosociologìa.

Ramo dell'etnologia, detto anche antropologia sociale che si occupa dello studio dei dati che riguardano la vita sociale dei popoli, analizzandoli a fondo e diagnosticando con esattezza le crisi a cui i popoli sono soggetti; l'e. cerca anche d'individuare le innaturali tensioni cui sono sottoposte le società d'individui. Uno dei primi scienziati che si occupò di questa materia, non ancora considerata sotto l'aspetto di scienza specializzata, fu l'americano H.R. Schoolcraft che nel 1822 aveva dedicato gran parte della sua attività allo studio sull'organizzazione sociale degli Indiani d'America. Altri importanti studi etnosociologici furono compiuti in seguito dallo svizzero J. Bachofen che s'interessò al fenomeno del matriarcato; ricerche sugli usi matrimoniali fece lo scozzese J.F. MacLennan. Elementi sulle strutture sociali dei popoli primitivi raccolse il francese E. Durkheim e lo stesso fece anche il filosofo inglese H. Spencer (nell'opera Principi di sociologia). Tutti questi studiosi sono oggi considerati come pionieri dell'e. che fu ufficialmente fondata nel 1937 dall'inglese A.R. Radcliffe-Brown autore di Essenza di una scienza naturale teoretica della società. Riassumendo i concetti di Radcliffe-Brown diremo che la nuova scienza si propone: a) di studiare le organizzazioni sociali (istituzioni che determinano la posizione degli uomini e delle donne nella società, istituzioni rette da un ordine sistematico di relazioni sociali espresse con particolari atti di scelta e di decisione); b) di esaminare a fondo le strutture che rappresentano la fase dinamica delle organizzazioni sociali stesse. La continuità della società, anche tra i popoli civilmente più arretrati, è assicurata dagli "imperativi sociali" quali sono: i gruppi (famiglia, clan, tribù, ecc.); i valori (le diverse qualità che caratterizzano ciascun individuo della comunità); la posizione (lo stato in cui si trova sia l'individuo, sia il gruppo al quale esso appartiene); il ruolo (il comportamento e l'atteggiamento imposto all'individuo a seconda della posizione da esso occupata in seno alla società); l'autorità (che può essere di vario tipo - democratico o carimastico - ma comunque accettata dalla comunità); l'ideologia (i vari elementi culturali - morali, spirituali o razionali - che consentono all'autorità di mantenere l'ordine sociale al di sopra degli egoismi e degli interessi dei singoli individui).