Re mitologico dei Sumeri di Kish. Di lui si hanno notizie, per quanto un po'
confuse, attraverso un antico poema del quale mancano alcune parti anche molto
importanti per la sua interpretazione. Il protagonista di detto poema è
E. che appare nel testo dopo una prima parte in cui si parla di antiche
divinità (Ishtar e Enlil) che s'interessavano personalmente di quanto
accadeva sulla Terra. Furono esse che decisero di creare un re capace di mettere
ordine nelle cose terrestri; e il re da essi prescelto fu proprio
E. Dopo
questa specie d'introduzione l'originale presenta una lunga lacuna, impossibile
da ricostruire (il poema fu studiato a fondo e ricomposto dall'inglese Langdon)
e il testo riprende narrando le avventure del re che, per facilitare il prossimo
parto della moglie, va alla riceca dell'erba magica. Protetto dal dio Shamash,
E. libera un aquila prigioniera di un serpente al quale l'uccello aveva
divorato la prole. Il rapace per ricambiare la gentilezza, prende in groppa il
re e con lui sale in volo fino a portarlo nel cielo più alto dove,
appunto, si trova l'erba magica. A questo punto manca ancora una larga fetta del
poema e si salta alla conclusione in cui il re ha un lungo colloquio con la
moglie.