Favolista greco. Frigio di origine, visse come schiavo a Samo. Già
popolare ad Atene nel V sec., divenne presto un personaggio leggendario e sulla
sua vita avventurosa si accumularono notizie varie, anche strane, fino alla
romanzesca
Vita di E. del IV sec. d.C. Fu detto gobbo, balbuziente e che
viaggiasse in Oriente, a Babilonia, in Egitto, poi in Grecia, specialmente a
Delfi. Fino al tempo di Aristofane
E. fu considerato il creatore e
divulgatore delle antiche favole degli animali, con allegorie riferibili al
mondo umano. Noi abbiamo redazioni di favole
esopiche di tarda età
ellenistica, anche di età bizantina. La prima di esse sembra fosse fatta
da Demetrio Falereo nel IV sec. Brevi e asciutte nello stile, le favole hanno
come personaggi per la maggior parte degli animali, parecchie uomini o dei,
poche piante; alla fine hanno una breve morale. Presso i Romani la favola
esopica, volgarizzata e accresciuta da Fedro, servì ad usi scolastici,
come poi la raccolta di Aviano fra il IV e il V sec. d.C. Vasta fu anche la
popolarità di
E. nel mondo medioevale e umanistico (VI sec. a.C.).