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Ermafroditismo.

Med. - Coesistenza, nello stesso soggetto, di ghiandole sessuali maschili e femminili. L'anomalia, in patologia umana, è stata classificata da Young con le locuzioni di e. laterale vero (presenza di ovaio da una parte e di testicolo dall'altra), e. unilaterale vero (presenza di ovaio e testicolo da una parte e di uno dei due dall'altra) e e. bilaterale (ovaio e testicolo presenti in entrambe le parti). I testicoli degli ermafroditi, in genere, rimangono nell'addome o nel canale inguinale e la possibilità di fecondazione è inibita; anche l'ovaio, il quale presenta segni evidenti di degenerazione o di immaturità, e i caratteri sessuali secondari, risentono dell'anormalità. Il problema terapeutico può essere risolto tenendo presenti il sesso genetico (XY o XX o un mosaico), quello fenotipico (pene o clitoride) e quello psicologico. L'e. è invece condizione frequente e normale in diverse specie di animali e di piante. ● Psicol. - Frequentemente l'e. è accompagnato da sindromi depressive, melanconia ed eccessiva emotività. La libido è, in genere, assente e talora si riscontra propensione verso l'omosessualità.