Stats Tweet

Ergoterapìa.

Metodo di cura che accompagna trattamenti somatici o psicoterapici, basato sullo svolgimento di una attività lavorativa razionalmente impostata. Esempi di e. sono rintracciabili già negli studi di Esculapio e poi di Galeno, i quali sostennero l'importanza terapeutica del lavoro; tuttavia le sue prime applicazioni in istituti psichiatrici risalgono alla fine del XVIII sec. e furono introdotte dal francese F. Pinel (V.) e dall'italiano V. Chiarugi (V.). Successivamente le tecniche ergoterapiche furono perfezionate ed ebbero tra i massimi sostenitori l'inglese S. Tuke e il tedesco H. Simon. Nell'ambito dell'e. rientrano, oltre ad attività lavorative vere e proprie, anche attività artistiche come la pittura, la recitazione, ecc. L'e. ha lo scopo di stimolare le capacità psichiche del malato, di ridurre la perdita di contatto con la realtà, tenendo sveglie le sue attitudini sociali. Nei malati cronici, in particolare, tende a combattere le crisi di malinconia. Non vanno confuse con l'e. le "tecniche intermedie" adottate dalla psicoanalisi, e le moderne tecniche socio-terapeutiche e di psicoterapia di gruppo, così come le tecniche psicoterapeutiche basate sul giuoco dei bambini o quella dello psicodramma introdotta da J.L. Moreno (V.).
"Ergoterapia o Terapia occupazionale" di Giuseppe De Luca