Città (205.361 ab.) della Germania sul fiume Gera, capitale della
Turingia. Aeroporto. Industrie meccaniche, vetrarie, tessili, del tabacco, della
concia e delle calzature. ● St. e Arte -
E. raggiunse il massimo
splendore tra i secc. XIV-XV quando fu membro della Lega anseatica. Passò
alla Prussia nel 1815 con il Congresso di Vienna. Tra gli edifici più
notevoli, figura il duomo del XII sec. Tra il 1392 ed il 1816, fu sede di una
celebre università che ebbe come allievo, tra gli altri, Lutero. ║
Congresso di E.: colloquio svoltosi nel 1808, tra Napoleone I e
Alessandro I di Russia, mediante il quale l'imperatore francese ottenne la non
partecipazione della Russia alla V coalizione antinapoleonica. ║
Parlamento di E.: radunatosi nel 1850, in seguito all'alleanza dei re di
Prussia, di Hannover e di Sassonia, elaborò una Costituzione federale
della Germania sotto l'egemonia della Prussia. ║
Programma di E.:
programma adottato nel 1891 dal Partito socialista tedesco che fece proprie le
tesi di Marx, in particolare quella del distacco crescente tra il capitalismo
monopolistico e il proletariato, e quella della necessità della
socializzazione dei mezzi di produzione. Il Partito socialdemocratico tedesco si
riunì a
E. nel 1891 per formulare un nuovo programma di
sostituzione di quello di compromesso adottato nel 1875 a Gotha, in occasione
della fusione del Partito marxista tedesco con quello lassaliano. Il nuovo
programma intendeva essere una piena accettazione del marxismo e nel 1892 Karl
Kautsky, incaricato dal partito di preparare un manuale a uso degli iscritti,
pubblicò un libro intitolato il
Programma di E. che, da allora,
come esposizione del Marxismo, fece testo oltre che in Germania in tutti i paesi
nei quali i partiti socialisti erano stati fondati sul modello tedesco. Esso
rappresenta la più chiara ed esauriente esposizione delle linee politiche
dei partiti socialisti europei sino al 1914. Si apriva con una dichiarazione
sulla tendenza storica del capitalismo che si richiamava al
Manifesto del
Partito Comunista pubblicato da Marx ed Engels nel 1848. Affermava la
necessità di pervenire alla trasformazione della proprietà privata
dei mezzi di produzione in proprietà sociale. Inoltre affermava che la
lotta di classe doveva necessariamente avere un carattere politico, non potendo
la classe operaia "condurre vittoriosamente le sue battaglie economiche [...]
senza diritti politici". Il programma non conteneva però alcun accenno
alla conquista violenta del potere e chiedeva come riforme immediate: il
suffragio universale diretto e uguale sia per gli uomini che per le donne, lo
scrutinio segreto, la rappresentanza proporzionale, la legislazione diretta
mediante petizioni e referendum, l'autogoverno provinciale e locale, ecc. Dopo
aver professato l'internazionalismo del Partito socialdemocratico tedesco,
essendo "gli interessi della classe operaia gli stessi in tutti i paesi in cui
vigono metodi capitalisti di produzione", affermava che la meta da raggiungere
era una società senza classi dopo aver posto fine a "ogni tipo di
sfruttamento e di oppressione, sia esso diretto contro una classe, un partito,
un sesso o una razza". Nello stilare il programma i socialdemocratici tedeschi
si giovarono del consiglio di Engels che lo approvò incondizionatamente,
riconoscendone la fedeltà ai principi marxisti.