Termine di derivazione greca (propriamente
scelta) usato per indicare una
dottrina o una tesi che si oppone direttamente e contraddittoriamente a una
verità rivelata e, in quanto tale, proposta dalla Chiesa. Con significato
più generale il termine viene usato per indicare qualsiasi idea che si
contrapponga a un'opinione comunemente accettata come vera. ● Teol. - Il
termine, già usato con il significato di "scelta" e poi di "scuola
filosofica", assunse il significato di tesi contraria alla verità della
fede nella patristica cristiana, a cominciare da san Paolo. Nella Chiesa dei
primi secoli, il Cattolicesimo si trovò a dover combattere le deviazioni
di singoli pensatori o di gruppi di cristiani. Nell'ambito della Patristica, non
è possibile capire integralmente l'opera dei Padri apostolici e in
particolare quella dei Padri
controversisti, se non si tengono presenti
le principali
e. che divisero, nei primi secoli, i credenti in Cristo:
Gnosticismo, Manicheismo, Montanismo, Encratismo, Millenarismo. Con lo
stabilirsi di rapporti più stretti tra la Chiesa e l'Impero, l'
e.
cominciò a essere considerata e condannata anche come un vero e proprio
delitto politico. A partire dal XII sec., con la netta affermazione del potere
pontificio, venne considerato e condannato come
e. ogni rifiuto di
obbedienza al volere del papa. Dopo i numerosi movimenti ereticali dei primi
secoli, scarso fu il fenomeno sino all'XI sec. quando, nel furore di
rinnovamento religioso, si ebbe tutta una fioritura di movimenti e di dottrine
condannate come
e.: Manicheismo, Valdismo, Catarismo, ecc. Condannate
come
e. furono anche molte delle tesi sostenute da vari studiosi nel
fervore di rinnovamento religioso e civile dei secc. XIV-XV. Severamente
condannato fu il
Defensor Pacis di Marsilio. Le questioni del potere
papale e delle sue varie ramificazioni furono portate dinanzi al foro della
discussione popolare da John Wyclif e Jan Hus, mentre ferveva la riforma del
potere ecclesiastico che doveva portare alla costituzione delle chiese
riformate. Tra i successivi movimenti religiosi, particolare importanza ebbero
nel XVII sec. il Giansenismo e il Quietismo e all'inizio del nostro secolo il
Modernismo.