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Ereditarietà.

Biol. - Trasmissione dei caratteri normali o patologici da una generazione alle successive mediante le cellule germinali. Il primo a fissare norme precise, dopo lunghe osservazioni, fu il Mendel il quale fece le sue prime ricerche sui piselli. Tali ricerche furono poi estese ai porcellini, mediante incroci di esemplari di due colori. Un colore e caratteri biologici si trasmettono e dominano nella discendenza senza che peraltro scompaia l'altro colore, che si riproduce, sebbene con minore frequenza. La norma è differente secondo la specie; e i caratteri dominanti variano nel modo di trasmettersi e secondo il numero degli individui. Così incrociando un vilucchio rosso con uno bianco, si ottengono, nella prima generazione, fiori rosa. Nella generazione successiva invece si ha un gruppo di cui: un quarto ha fiori rossi, un altro quarto fiori bianchi e una metà fiori rosa. Accoppiando invece due porcellini di razza pura, uno bianco e uno nero, i piccoli nasceranno non grigi, ma tutti neri, apparentemente neri. Nella seconda generazione si avrà: un quarto di bianchi puri, un altro quarto di neri puri, l'altra metà tutta apparentemente nera. Poi i bianchi o i neri daranno individui uguali: i non completamente puri daranno un quarto di neri puri, un quarto di bianchi puri e metà di vergati. Quanto ai colori nei conigli e nei porcellini il nero domina sul bianco; nei cavalli il manto baio domina sul morello; nei cani il grigio domina sul nero e sui colori misti e così via. Per quanto riguarda l'uomo, il fenomeno dell'e. è assai più complesso. Ci sono dei caratteri come la statura, la corporatura, i lineamenti della faccia, che si trasmettono tanto dal padre quanto dalla madre. Ci sono poi caratteri che dominano: gli occhi neri sui chiari, la mentalità normale sulla debolezza mentale. Ci sono caratteristiche, evidentemente ereditarie, come la calvizie, il mancinismo, la sordità di cui la norma di trasmissione ci sfugge. Altri caratteri certamente trasmissibili, ma che non si ripetono affatto e di cui non si può segnare o appurare una regola, sono: le attitudini artistiche, certe forme di epilessia, l'abilità mentale generica. Quanto alle malattie è da escludere l'e.: si eredita invece la tendenza a contrarre una determinata malattia, la predisposizione, che l'ambiente può favorire o deviare. Infatti se la natura, la costituzione, hanno importanza grandissima, l'ambiente non ne ha meno.