Nelle operazioni elementari di trasporto di materia o di energia (che possono
anche essere simultanee) si dice
e. la particolare disposizione dei
flussi delle due fasi fra le quali avviene lo scambio che consiste nel far
muovere le due fasi nello stesso senso all'interno dell'apparecchiatura di
scambio. La disposizione in
e. è l'opposto di quella in
controcorrente che è di uso molto più generale. L'
e.
è usata solo in casi particolari. Negli scambiatori di calore si
può adottare quando uno dei fluidi ha una temperatura costante (ad es.
nel caso di un vapore condensante) o quando la differenza di temperatura sia
tale che il T medio dell'
e. e della controcorrente differiscano di molto
poco (percentualmente). Nel caso di un assorbimento di gas o di un'estrazione
con solvente, la disposizione in
e. si può adottare quando
l'operazione è molto facile o non deve essere spinta a fondo. Nel caso
dell'essiccamento di un solido, l'
e. è usata abbastanza spesso in
quanto permette un miglior controllo dell'umidità finale del solido, ma
soprattutto perché consente di imitare la temperatura cui questo viene
sottoposto. è evidentemente conveniente nel caso di solidi che potrebbero
essere danneggiati da una temperatura troppo elevata o non controllata. Infine
una disposizione (almeno in parte) in
e. si ha nelle grandi caldaie a
vapore: i gas caldi della combustione si muovono verso l'alto, come l'acqua che
si sta riscaldando. Tuttavia anche nelle caldaie si cerca in parte di realizzare
una controcorrente, portando l'acqua da preriscaldare nella zona dei fiumi
più freddi e il vapore da surriscaldare dove si trovano i gas più
caldi.