Termine usato per indicare il piacere di apprendere, di allargare il campo del
proprio sapere. Si tende a interpretare la sete di conoscenza o come una
sublimazione degli impulsi infantili orali o come un derivato della scopofilia,
ossia come un'estensione e sublimazione della curiosità sessuale
infantile. Secondo studiosi che si sono particolarmente occupati dell'analisi di
individui affetti da scopofilia, rivelando in costoro la pressoché totale
assenza di qualsiasi forma di curiosità all'infuori di quella che li
induce a spiare le attività sessuali altrui, è da ritenere che
alla base di ogni forma di passione culturale e di ricerca scientifica vi sia
una spiritualizzazione (sublimazione) della curiosità alla quale gli
individui con tendenze scopofiliche si sono "fissati".