Med. - Emorragia intestinale che può essere provocata da emorroidi,
enteriti croniche, dissenteria, scorbuto, ulcera dello stomaco e del duodeno,
cancro del retto, polipi, tubercolosi, sifilide, febbre tifoide, febbre gialla,
ecc. Il sangue emesso è rosso, nerastro o nero e più o meno
abbondante, a seconda della sezione di intestino da cui proviene e del tempo
intercorso tra la lesione dei vasi sanguigni e l'emissione. La cura consiste nel
riposo, nella somministrazione di coagulanti e nella dieta.