Dottrina filosofica secondo cui la conoscenza deriva dall'esperienza. Si oppone
al
Razionalismo che persegue il principio della conoscenza per deduzione
logica. Si distingue però dal
Sensismo che riconosce come fonte di
conoscenza solo il senso esterno (sensazione). L'
E., invece, oltre alla
sensazione, attribuisce importanza anche alla riflessione (senso interno).
L'
e. filosofico non va confuso con l'
E. scientifico che considera
l'esperimento e l'osservazione assai più importanti della "teoria".
Nell'antichità, concezioni empiristiche furono sostenute soprattutto dai
rappresentanti dello
Scetticismo che, nelle varie fasi del pensiero
greco, rappresentò l'opposizione all'assoluta fiducia nella
capacità della conoscenza. Massimo rappresentante dell'
E. fu Sesto
Empirico (200-240 a.C. circa) che si richiamava a una sorta di
E.
istintivo, i cui criteri erano stati fissati dall'indirizzo della medicina
empirica alla quale egli apparteneva. L'
E. filosofico caratterizza in una
certa misura la dottrina degli Epicurei e degli Stoici, ma trova pieno
svolgimento solo in età moderna nell'ambito del pensiero inglese dei
secc. XVII-XVIII, per opera soprattutto di Hobbes, Locke e Hume. Presente nel
pensiero di F. Bacone, l'
E. ricevette infatti una rigorosa sistemazione
materialistica da parte di Th. Hobbes, secondo cui il
bene, come fine
universale, è un puro nome: ogni individuo è naturalmente e
amoralmente egoista e la sua attività è orientata esclusivamente
verso il proprio benessere. Con Berkeley l'
E., che in Locke si era posto
come esigenza tendente a una più profonda conoscenza, diviene una
metodologia metafisica e religiosa che non poco contribuì
all'affossamento dell'
e. stesso come filosofia. Presupposti fondamentali
dell'
E. filosofico sono: a) tutta la conoscenza dell'individuo deriva
dall'esperienza della sua vita. b) l'esperienza coincide con le impressioni
sensoriali che la mente riceve; c) prima di tale esperienza la mente è
una
tabula rasa, dato che in essa non sono presenti idee innate, in cui
le impressioni possano essere ordinate; d) le impressioni sono gli elementi
ultimi ai quali tutti i fenomeni possono essere ricondotti. In Inghilterra,
l'
E. ha sempre goduto di un considerevole favore soprattutto presso i non
filosofi. Come filosofia, invece, l'
E. (o
Sensismo,
Sensazionalismo), per quanto brillantemente difeso da Hume nel Settecento e
da J.S. Mill nel secolo successivo, non durò a lungo. Maggiore fortuna
esso ebbe nell'ambito della dottrina economica, sulla base delle idee espresse
soprattutto da James Stuart Mill. ● Med. - Pratica medica basata
esclusivamente sull'esperienza, senza alcuna base scientifica, com'era adottata
nell'antichità da Filino di Coo e Serapione di Alessandria.
Perdurò fino ai tempi di Galeno, che diede inizio all'osservazione medica
sistematica.