Med. - Fuoriuscita di sangue da vasi sanguiferi lesi. L'
e. è detta
arteriosa, venosa o capillare a seconda del tipo di vaso da cui il sangue
proviene. L'
e. arteriosa si distingue per il colore rosso vivo del sangue
e per la pressione del getto sanguigno. L'
e. venosa è
caratterizzata dal colore cupo del sangue e dalla quasi mancanza di pressione
del getto. L'
e. capillare è caratterizzata dal lento defluire del
sangue da boccucce vasali, formanti un velo. ║
E. interna: caso in
cui il sangue si riversa in una cavità naturale corporea (peritoneo,
pleure, meningi). ║
E. esterna: caso in cui il sangue fuoriesce
direttamente all'esterno del corpo, oppure in una cavità comunicante con
l'esterno (tubo digerente, bronchi, vie urinarie), oppure nei tessuti
superficiali (cute); forme note di
e. esterne sono l'
epistassi
(
e. nasale), l'
emottisi (
e. delle vie respiratorie),
l'
ematemesi (dal tubo digerente attraverso il vomito), l'
ecchimosi
o l'
ematoma (
e. sottocutanea). La quantità e la
rapidità della fuoriuscita del sangue determinano le conseguenze
dell'
e.; si parla di shock nei casi di perdite brusche e abbondanti. Per
arrestare
e. traumatiche o chirurgiche si ricorre all'emostasi e, se
l'entità dell'
e. lo richiede, si sostituisce il sangue perduto
ricorrendo alla trasfusione.