Med. - Affezione caratterizzata da accessi di cefalea violenta, per lo
più localizzata a una metà del capo, preceduta, generalmente, da
disturbi visivi e accompagnata spesso da disturbi a carico dell'apparato
digerente, quali nausea, vomito e malessere generale. Il dolore è
improvviso e di tipo pulsante e la crisi può prolungarsi per 12-24 ore
estendendosi a tutto il capo e al collo con paresi transitorie. Tra le cause
figurano i disturbi digestivi, il raffreddamento dell'organismo, le variazioni
meteorologiche, ecc., associate a fattori predisponenti. Il meccanismo
patogenico della crisi emicranica è riportabile ad una prima fase di
costrizione dei vasi cerebrali, seguita da una successiva fase di
vasodilatazione, cui corrisponde la manifestazione dolorosa. La cura si limita a
combattere i sintomi di tale affezione e si basa prevalentemente sulla
somministrazione di derivati dell'ergotamina. ║
E. oftalmica:
accompagnata da disturbi visivi. ║
E. oftalmoplegica: con paralisi
o paresi transitorie dei muscoli oculari. ║
E. simpatico-tonica o
bianca: si associa a spasmo del territorio vasale innervato dal simpatico
cervicale. ║
E. simpatico-paralitica: al dolore si associa rossore
e calore della metà del volto colpito, miosi, enoftalmo e, spesso,
bradicardia.