(dal greco
eméra: giorno e
ópsis: visione). Med. -
Detta anche
cecità notturna, è uno stato morboso per cui la
vista diminuisce la sera o in luoghi poco illuminati, sicché il paziente
è incapace di muoversi nella semioscurità. è un fenomeno
quasi sempre dovuto a retinite pigmentosa o ad atrofia secondaria del nervo
ottico. Nel primo caso si tratta di forma ereditaria. Si è a volte
manifestata in forma epidemica tra persone sottoposte a eccessive fatiche e
privazioni (in caserme, in manicomi ecc.).