(dal latino
eloquentia). Facoltà di parlare in modo da convincere
gli ascoltatori e indurli ad accettare le opinioni dell'oratore; arte di
presentare i pensieri con le espressioni più atte a significare, a
dimostrare, a convincere, a persuadere, a commuovere. Nell'antica Grecia,
l'
e. ebbe scuole apposite e valenti cultori, quali Solone, Pericle,
Isocrate, Lisia, Demostene. Dalla Grecia passò in Roma, dove fu
fondamento di ogni cultura letteraria. I suoi più celebri cultori furono
Ortensio, Cicerone e Cesare. Nel Medioevo prevalse l'
e. sacra, la quale
ebbe anche più tardi notevoli rappresentanti quali Savonarola e Paolo
Segneri. L'
e. si divide in profana e sacra. La profana può essere:
politica, forense, accademica. La sacra comprende: l'omelia, la predica, il
panegirico.