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Elisione.

(dal latino elisio, der. di elidere: cancellare). Caduta di vocale finale di parola di fronte a vocale iniziale di un'altra parola. L'e., che evita lo iato, si indica con l'apostrofo (per es. l'amore, l'attività, un'amica). è possibile quando gli articoli lo, la, una e le preposizioni articolate da questi derivanti si trovano davanti a vocale. è ammessa nell'articolo le e nelle preposizioni articolate composte col le davanti a vocale. Con l'articolo gli è possibile soltanto davanti a i (per es. gl'Italiani ma gli europei). L'e. è possibile anche con congiunzioni proclitiche con alcuni aggettivi, pronomi, avverbi, preposizioni (anch'ella, bench'egli, quest'amore, s'intende, quand'ecco, senz'onore, d'ufficio). Tuttavia in questi casi non è obbligatoria. Un caso particolare d'e. è il troncamento. è possibile quando l'ultima vocale e l'ultima sillaba non accentata di una parola cade di fronte a un'altra parola. Il troncamento può avvenire davanti a vocale e consonante (per esempio un amico, un marinaio, tal uomo, far dormire). Gli aggettivi bello, grande, quello, santo, possono fare l'e. o il troncamento a seconda dei casi. Le parole che per troncamento si riducono a monosillabi richiedono l'apostrofo. In latino l'e. si trova solo nella pronuncia (per esempio ill[e]ego).