Antica regione dell'Asia Anteriore situata ad oriente del basso Tigri, nelle
vicinanze del golfo Persico. Comprendeva la pianura bagnata dai fiumi Karun e
Kerkha e la zona montagnosa degli Zagros; oggi corrisponderebbe al Khuzistan.
L'
E. fu la sede della più antica civiltà mesopotamica
avendo essa preceduto sia quella semitica, sia quella assiro-babilonese. Alla
regione furono attribuite denominazioni diverse in rapporto alle lingue dei vari
popoli che con essa ebbero contatti. I Sumeri la chiamavano
Nim; i Semiti
della Mesopotamia
Elamtu, nome forse derivato da quello autoctono che
suonava
Haltam. Gli storici greci le attribuirono il nome di
Elimaide mentre quelli romani preferirono chiamarla
Susiana, dal
nome di Susa, la più importante città dell'
E. Attraverso
gli scavi effettuati dagli archeologi nella zona, molte notizie sulla storia di
questo Paese sono venute a nostra conoscenza. Gli Elamici formavano un popolo di
agricoltori per quanto difficilissime fossero le condizioni ambientali e
climatiche per un buon esito delle coltivazioni. Forse essi tentarono di
trasferirsi in terre meno ostili ma l'espansione dei Sumeri li costrinse a
fermarsi in quella regione dove fondarono anche la città di Susa che
assurse a grande importanza durante il IV millennio a.C. Nel millennio seguente
l'
E. subì prima il dominio accadico, poi quello della III dinastia
di Ur che, intorno al 1025, venne totalmente distrutta dagli Elamiti i quali,
per un lungo periodo, passarono di vittoria in vittoria. Nel secondo millennio
però essi vennero sottomessi dalla potenza babilonese di Hammurabi; ma
nel 1234 con la dinastia Cassita di Untashgal, di Shutruk Nahunte e di Shilak
Inshushinak gli Elamiti riuscirono a conquistare la stessa Babilonia razziando
celebri documenti dell'epoca quali la stele di Naram-Sin, i
kudurru, e il
famoso Codice di Hammurabi, che infatti furono rinvenuti a Susa. Ma i Babilonesi
non si rassegnarono alla sconfitta e, con Nabucodonosor I, presero la rivincita
(fine del secondo millennio). Dopo una lunga serie di alti e bassi che
durò per quasi 4 secoli, il re assiro Assurbanipal, vincitore dello
stesso Ciro di Persia, distrusse l'
E. che divenne, da allora, una
provincia dell'Assiria; solo Susa risorse, ma unicamente come una delle capitali
dell'impero Persiano. ║
Civiltà elamita: riguarda la cultura
dell'
E. Al periodo protostorico (IV millennio, inizio del III)
appartengono i più interessanti documenti dell'arte locale rappresentati
soprattutto dai diversi tipi di ceramica, tra i quali prevalgono il
primo
stile A, con disegni neri sul fondo naturale della creta raffiguranti
animali stilizzati. Le forme di ceramica di questa fase stilistica sono quelle
delle ciotole o dei bicchieri nei quali il disegno è strettamente
connesso con la forma stessa dell'oggetto. Ai
primi stili B e
C
fanno capo i vasi monocromi ritrovati a Susa, la capitale dell'
E., che a
quell'epoca era già un rigoglioso centro urbano. Oggetti di bronzo e
tombe regali caratterizzano lo stile detto
Susa D in cui è
evidente la presenza di una dinastia forse parallela a quelle di Ur del III
millennio. Al
Susa D sono attribuite statuette di calcare e oggetti di
ceramica ritenuti del II stile, e sigilli di pietra con incisi demoni
mesopotamici usati come amuleti. Al III millennio appartengono certamente i
rilievi rupestri di Sar-i-Pul le cui rappresentazioni di scene di trionfo furono
probabilmente ispirate dalla stele di Naram-Sim; indubbia, su questi rilievi,
è l'influenza dell'arte neosumera di Ur. L'arte elamita del II millennio
è caratterizzata, fra l'altro, dai sigilli non più di pietra ma
fabbricati in ceramica, in pasta "vitrea" o in bitume. Quest'ultimo materiale
anche allora abbondantissimo nella regione divenuta oggi il "regno del
petrolio", veniva anche usato come intonaco o serviva per fabbricare dei tipici
vasi ornati a rilievo. I soggetti preferiti nelle decorazioni di questo periodo
sono le teste di animali e le scene raffiguranti sacrifici. Sempre al secondo
millennio - quando gli Elamiti raggiunsero la massima potenza (conquista di
Babilonia, ecc.) - appartengono le grandi sculture di animali in terracotta, le
caratteristiche divinità femminili, le sculture a "cera perduta" (statua
di Napir- Asu, la moglie del re Untashgal). Dello stesso periodo aureo sono la
"testa d'uomo" conservata al Louvre, le statuette in metallo prezioso del dio
Inshushinak, i rilievi della "filatrice" (Susa) e della rupe di Kurangun.
L'architettura è rappresentata dal complesso di Choga Zambil, in cotto,
comprendente tombe sotterranee, un palazzo e nove templi oltre a una
ziggurat (V.).