Biol. - Termine, usato per la prima volta nel 1922 da G. Turesson, che indica
quelle forme animali o vegetali, appartenenti ad una determinata specie, che
vivono in ambienti diversi anziché in un unico habitat, assumendo, in
grado maggiore o minore, caratteristiche diverse attribuibili all'influenza dei
vari fattori ecologici che formano, appunto, ogni singolo ambiente. Gli
e. sono anche chiamati
razze ecologiche proprio perché in
ciascun biotopo la specie può differenziarsi in sottospecie o in razze,
ciascuna delle quali tipica di quel dato ambiente. Dovremo dare, quindi,
all'
e. il significato di "razza locale". La formazione di ogni singolo
e. è in diretto rapporto con i fattori ambientali e principalmente
con il tipo di alimentazione, con la temperatura, con il grado di
umidità, con la qualità del terreno (roccioso, sabbioso, molle, di
media consistenza) con la densità della vegetazione.