Biol. - Capacità dei sistemi viventi di modificarsi sotto l'influenza di
una causa stimolante. Tale fenomeno ha per base un preciso meccanismo; per
esempio la luce agisce come "stimolo" sul protoplasma vivente per cui l'energia
luminosa viene assorbita e provoca (o modifica) il processo del metabolismo. In
seguito, nello stesso organismo ha luogo una trasmissione dello stimolo dal
punto nel quale esso si è verificato al luogo dove si determina la
reazione, per cui si ha una "risposta allo stimolo" attraverso una catena di
reazioni strettamente collegate l'una con l'altra. Tale proprietà dei
sistemi viventi di essere "eccitabili" o "irritabili" è comune a tutti
gli organismi, da quelli classificati nel gradino più basso della
sistematica a quelli più evoluti. Inoltre l'
e. è
assolutamente specifica degli esseri viventi che, grazie ad essa, si distinguono
dai sistemi inanimati quali i minerali, per esempio, che rispondono alle
variazioni dell'ambiente esterno soltanto in rispetto delle leggi chimiche e
fisiche.