Antica città asiatica, capitale dell'impero dei Medi, non lontano dal
fiume Choaspes, nella regione montuosa degli Zagros. Secondo Erodoto
E.
sarebbe stata abbellita ed ingrandita da Deioce, il primo re dei Medi, in epoca
lontanissima. In base alle descrizioni dello storico greco, la città
sorgeva sulla cima di un colle ed era circondata da sette ordini di mura
merlate; nella cerchia più interna si trovava la reggia e il tesoro del
re. Ciro fu il primo a saccheggiare, nel 550 a.C., la città fortificata
che, nel 330 a.C., fu nuovamente occupata da Alessandro Magno; si dice che egli
abbia potuto fare un bottino di quasi 200 mila talenti. Alessandro ne fece anche
la sua sede, ma nel 324 la distrusse perché proprio a
E. aveva
trovato la morte il suo inseparabile amico Efestione. La città risorse
più tardi sotto gli Arsacidi e, più ancora, sotto i Sassanidi che
la scelsero come residenza reale. Dopo la conquista degli Arabi
E.
decadde completamente. Oggi non si sa neppure con precisione dove essa realmente
sorgesse; solo le famose iscrizioni di Dario sulle rocce di Bisutun indicano che
la città doveva trovarsi in quella zona.