Titolo di uno degli affreschi eseguiti da Raffaello
per Giulio II nella stanza della Segnatura, in Vaticano, della quale occupa una
delle tre grandi lunette. Realizzata nel 1509, è la prima opera
realizzata dall'autore dopo il suo arrivo a Roma e intende celebrare
l'Eucaristia come elemento che collega Cielo e Terra. L'affresco ha come asse la
linea che unisce Cristo, posto tra la Vergine e San Giovanni, all'ostensorio,
quest'ultimo venerato dai grandi della Terra che lo circondano. Intorno a
Cristo, che domina il Paradiso illuminato da raggi dorati, è visibile una
schiera di cherubini e angeli; nel semicerchio sottostante è l'assemblea
dei santi e dei patriarchi, tra i quali sono distinguibili San Pietro, Adamo,
San Giovanni evangelista, Davide, Mosè, Abramo, San Paolo. Il semicerchio
inferiore è occupato dai grandi della Terra, tra i quali il Beato
Angelico, Bramante, Francesco Maria della Rovere, San Gregorio Magno nelle
sembianze di Giulio II, San Gerolamo, Sant'Ambrogio, Sant'Agostino, San Tommaso
d'Aquino, San Bonaventura, Sisto IV, Dante, il Savonarola, tutti attorno
all'altare sul quale è posto l'ostensorio.