Letterato e uomo politico francese. Partecipò
alla guerra del 1870, schierandosi in seguito con i boulangisti e diventando
deputato nel 1889 e poi nel 1898. Venne condannato all'esilio nel 1900 per aver
partecipato a un complotto ai danni della Repubblica, ma cinque anni dopo fu
graziato. L'attività letteraria accompagnò costantemente quella
politica: nelle sua opera multiforme (narrativa, poetica, saggistica, teatrale)
D. cantò in toni retorici e altosonanti gli ideali patriottici e
nazionalisti che erano alla base del suo impegno politico. Si ricordano le
raccolte poetiche:
Canti del soldato (1872);
Nuovi canti del
soldato (1875);
Canti del contadino (1894) (Parigi 1846 - Mont-Boron,
Nizza 1914).