Francescano francese. Teologo e diplomatico,
lottò accanitamente contro gli abusi perpetrati dai responsabili della
Santa Inquisizione, ricorrendo presso la Curia romana e presso il re Filippo il
Bello. Nel 1304 costituì una lega di città di cui fomentò
la rivolta, in seguito alla quale fu imprigionato. Graziato nel 1307 e condotto
a Lione dopo l'elezione di papa Clemente V, riuscì anche ad ottenere
un'inchiesta contro gli inquisitori. Ritiratosi in convento, aderì alle
dottrine gioachimite e alle tesi degli spirituali in difesa dei quali si
presentò a Giovanni XXII nel 1317. Condannato a prigione perpetua nel
1319, l'anno seguente fu spogliato dell'abito francescano (Montpellier 1260 -
Avignone 1320).